“Vince” Froneri e chiude: raggiunto accordo a Roma, 120 lavoratori con “incentivi all’esodo”

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Raggiunto l’accordo per la Froneri, ma non quello sperato dai sindacati e dai dipendenti all’inizio, che per quasi un mese hanno tenuto un presidio fisso davanti all’azienda con striscioni e gazebo. Lo stabilimento in via Berenini chiude, come aveva del resto sempre confermato l’azienda in tutti questi mesi. Nonostante manifestazioni, incontri regionali e col ministero del lavoro, nonostante l’impegno del sindaco Pizzarotti e dell’assessore regionale Palma Costi, le lotte dei dipendenti e dei sindacati che sono andati sino in Svizzera nella sede della Nestlè.

Per i 120 lavoratori coinvolti sono previsti tuttavia “incentivi all’esodo” definiti da azienda e sindacati. Attraverso questo ultimo accordo si sono potute aggiungere tutele e aiuti economici per i dipendenti licenziati, oltre a un aiuto alla ricollocazione lavorativa.

“Un risultato positivo, – scrive la Froneri stessa in una nota – che l’azienda vede con grande soddisfazione, arrivato a conclusione di un iter di confronto complesso durato tutto il tempo previsto dalla normativa in materia di licenziamento collettivo”.

L’accordo è stato raggiunto durante l’incontro oggi, 21 dicembre, al ministero dello Sviluppo economico a Roma. L’accordo prevede l’erogazione di un sostegno di natura economica – conferma la nota dell’azienda – e un percorso a fini di outplacement per i 120 dipendenti interessati dalla chiusura del sito di Parma: “Froneri Italy può ora intensificare il programma finalizzato agli investimenti nel sito produttivo di Ferentino (Frosinone), coerentemente con la scelta di impegno sul mercato italiano più volte dichiarata negli ultimi mesi. Al fine di perseguire una logica di sviluppo del territorio nell’area di Frosinone e qualificarsi sempre più come punto di riferimento per la crescita economica della zona, Froneri intende avviare partnership con alcuni Atenei del Lazio volte a sviluppare progetti per la valorizzazione delle risorse umane del territorio”.

Da Flai Cgil e Uila Uil arriva la soddisfazione a metà, da una parte gli aiuti e i sostegni sociali ed economici per i lavoratori, dall’altra la perdita di una grossa impresa nel parmense.

“La dura ed esemplare lotta dei lavoratori appoggiati dalla Flai Cgil e dalla Uila Uil, nonché dal sindacato europeo e mondiale ha permesso di ottenere un dignitoso piano sociale. – scrivono in una nota i sindacati – Si è convenuto un percorso di aiuto alla ricollocazione, anche per gli stagionali. In più Froneri si è obbligata a riconoscere in caso di vendita dello stabilimento un diritto di precedenza alla riassunzione per i lavoratori licenziati. Di fronte ad un atteggiamento aziendale irresponsabile e di totale chiusura, in un contesto di leggi sbagliate che non tutelano il lavoro, questo accordo riconosce diritti e sostegni inizialmente negati. Ci auguriamo che altri e più capaci imprenditori investano a Parma, centro della qualità agroalimentare italiana”.

Il sindaco Pizzarotti ritiene invece “inspiegabile” il comportamento di Froneri, che ha creato un danno al territorio di Parma, ma peggio ancora ha messo 120 onesti lavoratori in seria difficoltà. Il sindaco e l’amministrazione continuano a schierarsi dalla parte dei lavoratori e collaborerà con la Regione e l’assessore Palma Costi per una nuova collocazione lavorativa.

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