Il Biotestamento è legge- Freddi (Radicali): “Ora guardiamo avanti, sì a eutanasia legale”

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Il biotestamento è legge! Lo annuncia il radicale di Parma, Marco Maria Freddi, che festeggia la vittoria della proposta di legge passata con l’Ok definitivo del senato oggi, 14 dicembre 2017.

Ha dunque retto l’asse tra il centrosinistra Pd-Mdp e il Movimento 5 Stelle favorevole al provvedimento. Forza Italia ha lasciato libertà di coscienza, mentre è rimasto compatto il fronte del no, con Lega e centristi. Hanno votato a favore 180 senatori, 71 i contrari, 6 si sono astenuti.

Una battaglia che i Radicali portano avanti da 32 anni e che oggi porta l’Italia al riconoscimento di un nuovo diritto delle persone, il diritto di scegliere come morire senza soffrire, di scegliere di interrompere le cure: “Ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi […] può, attraverso le DAT, esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari”. Una lotta che è tornata alla ribalta della cronaca dopo la vicenda di Dj Fabo e il conseguente processo di Marco Cappato, presidente dell’associazione Luca Coscioni e attivista radicale, che accompagnò l’uomo ormai in condizioni irreversibili e di sofferenza in Svizzera, dove l’eutanasia non è un reato. La questione ha riportato la polemica sulla legalizzazione dell’eutanasia, strettamente collegata al biotestamento e ai diritti delle persone, ma non ancora possibile sul suolo italiano.

“La libertà di sospendere le cure, conquistata dal coraggio di persone come Welby, ora è diventata un diritto per tutti i cittadini. – commenta Marco Maria Freddi – Una legge di verità per la vita di tutti.

Ora, guardiamo avanti. In tanti diranno che una legge sul fine vita c’è già: ma chi è sottoposto a dolori insopportabili, in una condizione irreversibile come Dj Fabo, o senza essere “attaccati a una macchina” come Dominique Velati, deve avere il diritto di poter scegliere di morire senza soffrire.

E deve avere diritto di farlo in Italia.

Dobbiamo diventare molti di più perché sia rispettata la scelta di chi è lucido fino alla fine: attraverso la legalizzazione dell’eutanasia.

Chiediamo a tutti un aiuto, oltre a proseguire con Mina Welby la nostra disobbedienza civile, vogliamo chiedere a tutti i candidati delle prossime elezioni di impegnarsi a far discutere la nostra proposta di legge di iniziativa popolare www.eutanasialegale.it.”

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