“È il nostro tempo! Integrazione a ritmo di musica” nel quartiere San Leonardo

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La musica come mezzo di inclusione e partecipazione attiva: si fonda su questi presupposti il progetto “È il nostro tempo! Integrazione a ritmo di musica”, realizzato da Comune di Parma – Assessorato alla Cultura e Casa della Musica e la Fondazione Arturo Toscanini, che rappresenta un importante investimento culturale per il superamento delle criticità nel quartiere San Leonardo.

“Questo progetto rappresenta – ha detto l’assessore alla Cultura Michele Guerra – una delle tante attività culturali riguardanti il quartiere San Leonardo che come Amministrazione Comunale stiamo promuovendo, incentrate sulla partecipazione attiva dei ragazzi e fondata sul principio della cultura come servizio in grado di raggiungere tutti attraverso proposte differenziate. Un progetto che genera forme di collaborazioni importanti tra le istituzioni culturali cittadine e le realtà del territorio, come le scuole, dove quotidianamente, sul campo, si portano avanti le più significative pratiche di inclusione”.

Ha espresso la sua soddisfazione anche la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Micheli Maria Teresa Pastorelli sottolineando come il progetto risponda pienamente alle esigenze didattiche ma anche sociali dell’Istituto, unendo all’approccio con l’arte musicale, l’ascolto, l’esecuzione e la costruzione di uno strumento l’aspetto sociale dell’appartenenza ad un gruppo e il recupero, attraverso la disciplina artistica, di un rapporto con il quartiere.

A spiegare nel dettaglio il progetto è intervenuto Gianluigi Giacomoni, responsabile area Promozione, Distribuzione, Sviluppo, progetti Educational, Editoria di Fondazione Arturo Toscanini.

Il progetto, che inizierà in questo mese di dicembre, si rivolge agli alunni delle sette classi quinte delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo G. Micheli (che comprende anche l’Istituto Adorni e l’Istituto San Leonardo) e prevede il loro coinvolgimento in attività laboratoriali e performance pubbliche.

L’obiettivo è quello di avvicinare i ragazzi alla musica, ma anche, attraverso i valori interculturali e sociali che l’arte musicale è in grado di trasmettere, agire sul recupero di una vivibilità e di una fruizione del quartiere: la pratica della disciplina musicale come leva progressiva per l’accrescimento culturale e civile dei ragazzi coinvolti, delle loro famiglie e dell’intero tessuto sociale del territorio.

Sono tre le fasi “musicali” del progetto.

Il preludio. Nella fase di preludio si attueranno lo studio e l’analisi dei bisogni e delle criticità del quartiere San Leonardo insieme a realtà interculturali e di rigenerazione urbana presenti sul territorio. Da questi risultati si elaborano azioni didattiche musicali e performative (concerti) in grado di coinvolgere la realtà scolastica (elementare e medie della Scuola Micheli) e, per osmosi, i nuclei familiari. Il lavoro d’insieme in ‘orchestra’ diventa paradigma di tutto il progetto: l’apporto individuale per

raggiungere un obiettivo collettivo. Questa fase prenderà avvio in fase sperimentale nell’anno scolastico 2017/2018.

Atto I – Il progetto. Il tentativo in questa fase è quello di dare risposte e soluzioni, in chiave culturale, alle criticità che si manifestano all’interno del tessuto sociale e culturale in cui è inserito l’Istituto Comprensivo Micheli, istituto collocato in un contesto che risente di rapide modificazioni sociali e culturali, legate anche alla forte connotazione multietnica.

Esso nasce dalla sempre più pressante necessità di creare formule attive di integrazione partecipativa e si ispira liberamente al modulo educativo “El Sistema” di José Antonio Abreu attivo in Venezuela fin dagli anni Settanta, in cui lo studio e la pratica collettiva della musica hanno finalità etiche, civiche ed artistiche.

Il progetto rappresenta inoltre una proposta culturale, un’esperienza di elevato livello formativo per i ragazzi delle scuole, senza che questa gravi economicamente sulle famiglie. Lo sviluppo della proposta progettuale si avvale della collaborazione del Liceo Musicale Bertolucci che fornisce un importante apporto per quanto riguarda la progettazione didattica e artistica ed interviene anche nella fase laboratoriale e performativa. Di fondamentale importanza per tutte la fasi del progetto, il sostegno dei docenti dell’Istituto Micheli.

Atto II – Laboratori musicali e creativi. Nel secondo atto il progetto si propone di attuare il dialogo sociale e interculturale attraverso l’organizzazione, in orario curricolare, di laboratori di musica e creativi, con particolare uso delle percussioni all’interno delle classi quinte delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo G. Micheli. La funzione dello suonare insieme quale momento di aggregazione ed inclusione. Le attività laboratoriali si articolano in incontri con esperti di percussioni e didattica musicale, e si svolgono in stretta collaborazione con i docenti dell’Istituto. Il senso di appartenenza ad un gruppo unitamente alla responsabilizzazione individuale viene rafforzato con una fase laboratoriale dedicata alla conoscenza e costruzione di alcuni strumenti a percussione realizzati con materiali di riciclo e utensili di uso comune, che si vanno ad affiancare alla dotazione di strumenti musicali a percussione “tradizionali”. Per realizzare la miglior riuscita didattica e performativa verranno composte musiche che rispondano alle caratteristiche di facile esecuzione, coinvolgimento emotivo, immediatezza di comprensione e ascolto. Queste musiche verranno affiancate a brani di repertorio (come il celeberrimo Mambo di Leonard Bernstein). Il ruolo dei ragazzi sarà quello di esecutori e di ascoltatori, e si alternerà agli interventi degli allievi di percussioni del Liceo Musicale Bertolucci.

Atto III – Performance. Il terzo atto sarà la fase performativa del progetto e rappresenterà l’esito delle esperienze laboratoriali condotte nei mesi precedenti all’interno dell’Istituto Micheli. Una mescolanza di generi musicali che spaziano dal repertorio concertistico tradizionale alle composizioni realizzate appositamente per i laboratori, danno vita ad una proposta musicale e culturale diversificata, in cui trova espressione il dialogo culturale e l’integrazione di differenti tradizioni.

L’esecuzione sarà affidata, con due concerti nell’area del Parco Eridania, il parco della musica di Parma, e all’Auditorium Paganini, agli alunni partecipanti ai laboratori musicali che dialogano in musica con l’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna e con

gli strumentisti allievi del Liceo Bertolucci. Sono previsti anche ulteriori eventi pubblici in luoghi nel cuore del Quartiere San Leonardo, anche “all’aperto” che possa consentire il maggiore coinvolgimento possibile da parte della collettività.

Questa fase progettuale si avvale della preziosa partecipazione dell’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna e degli allievi del Liceo Musicale Bertolucci. La prima suonerà nelle esibizioni pubbliche, mettendo a beneficio del progetto tutta l’esperienza e la professionalità della più importante istituzione concertistico-orchestrale italiana, costituita da 52 musicisti stabili e che vanta un repertorio che spazia dal grande sinfonico, alla lirica, al cross-over. I secondi, dopo essere intervenuti nei laboratori, arricchiranno con la loro collaborazione anche la fase performativa mettendo a beneficio del progetto la loro formazione specifica e traendone a loro volta giovamento dalla possibilità di sperimentare in modo diretto il coinvolgimento in esecuzioni pubbliche.

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