Novel food…insetti commestibili, Lega Nord dice NO. Freddi: “Incapaci di vedere al di là della Pianura Padana”

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“Parma è una città curiosa, non differente da altre città italiane è ricca di abitanti singolari. Aperta al mondo – le sue eccellenze lo dimostrano – ma come un ossimoro, fertile di personaggi la cui visione non arriva oltre alla lunghezza del proprio naso”.

Introduce Marco Maria Freddi, consigliere radicale di Effetto Parma, sulla mozione presentata dai consiglieri Lega Nord contro le novel food, gli insetti commestibili. Questo tipo di proteina è molto sostenibile se si considera il rapporto nutrizionale rispetto alla velocità di produzione. Alcuni scienziati e cuochi in tutto il mondo la considerano la carne del futuro.

“Non replicherò alla tristissima polemica della presenza in via Garibaldi della pubblicità di un noto produttore italiano di pomodoro, reo – suo malgrado – di non essere cittadino del feudo parmigiano ma la mozione proposta dai sovranisti della Lega Nord, questa si è davvero curiosa. – continua Freddi.

Circa la lungimiranza dei rappresentanti del carroccio, quelli delle padane tradizioni per intenderci – con ampolla del Dio Po in mano e le corna in testa, che lamentano del pacchetto di norme approvato nel novembre del 2015 dagli Stati dell’Unione circa il regolamento sul novel food, tocca davvero il ridicolo se vero non fosse.

Si, stiamo parlando degli insetti che potranno essere prodotti o commercializzati per consumo umano.

Sfugge, ai ruspanti padani il dato demografico, sfugge in termini di fenomeno di immigrazione e sfugge il dato della sostenibilità ecologica. Per chi insegue il populismo a buon mercato sfugge che nel 2050 saremo circa 12miliardi su questo pianeta, per lo più “neri” e “gialli” e tutti dovranno mangiare. Ma và?

La produzione intensiva di capi a reddito, per consumo di acqua e cereali, non sarà più sostenibile il pianeta ha risorse finite, forse non nella visione padana ma nel resto del pianeta è proprio così.

I nostri nonni non mangiavano insetti, tutto il resto del mondo – al netto dei sovranisti e dei cotechini – forse, non molto lontano nel tempo dovranno cibarsi di alternative alla produzione dei capi a reddito.

L’incapacità di allargare il quadro nel mondo leghista è la normalità, ma nel mondo normale quello che guarda alle cifre, agli studi e non alle pulsioni della pancia, forse proprio gli insetti diventeranno, al pari dello stoccafisso – scandinavo di origine – un cibo “tipico” della parmigianità.

Che si preoccupino i lungimiranti ed aperti consiglieri della Lega Nord, che a Parma, anche a Parma, possano nascere aziende che seguono il trend del mondo, diversamente ci troveremo a spendere ore in chiacchere a discutere di nuovi casi Fronero.

Insomma, Gesù e Sant’Ilario erano scuri di pelle, con naso acqulino al seguito, e nonostante l’iconografia dei secoli li abbiano dipinti più bianchi della neve anche gli insetti, tipici della cucina “indigena” potrebbero presto, essere sulle nostre tavole.

E questo, al netto della mozione della Lega Nord” conclude il consigliere Freddi.

1 commento

  1. Signor Freddi, le lascerò volentieri la mia parte d’insetti e quelli di tutta la mia famiglia,la mia casa e di tutti gli abitanti di Parma, tranne lei.

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