In fin di vita Totò Riina: in coma all’Ospedale di Parma

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Totò Riina, il boss corleonese condannato a scontare la sua pena nel 41bis di Parma, è in fin di vita. Ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale di Parma, il capomafia è  in coma da giorni dopo due interventi chirurgici.

Oggi il boss mafioso compie 87 anni e nonostante le condizioni di salute e ancora considerato il capo di Casa Nostra. In carcere a Parma dal 2012, dove fu trasferito dal carcere di Opera, è stato condannato per i reati di associazione di stampo mafioso, strage, omicidio plurimo, occultamento di cadavere, devastazione e attentati vari contro altri mafiosi e personaggi della vita politica e istituzionale.

Riina sta scontando 26 condanne all’ergastolo per decine di omicidi e stragi tra le quali quella di viale Lazio, gli attentati del ’92 in cui persero la vita Falcone e Borsellino e quelli del ’93, nel Continente. Sua la scelta di lanciare un’offensiva armata contro lo Stato nei primi anni ’90. Mai avuto un cenno di pentimento, irredimibile fino alla fine, solo tre anni fa, dal carcere parlando con un co-detenuto, si vantava dell’omicidio di Falcone e continuava a minacciare di morte i magistrati.

L’ultimo processo a suo carico, ancora in corso, è quello sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, in cui è imputato di minaccia a Corpo politico dello Stato.
Nelle ultime settimane Riina è stato operato due volte. I medici hanno da subito avvertito che difficilmente il boss, le cui condizioni sono da anni compromesse, avrebbe superato gli interventi. A luglio scorso il tribunale di sorveglianza di Bologna aveva rigettato la richiesta di differimento della pena per Totò Riina, ora in fin di vita, avanzata dai suoi legali. Il capo dei capi di Cosa nostra, in coma da giorni, pertanto è rimasto nel reparto detenuti dell’ospedale di Parma in regime di 41 bis.

I giudici hanno ritenuto che il boss 87enne fosse curato nel migliore dei modi nell’ospedale emiliano. La decisione ha fatto seguito al provvedimento con cui la Cassazione aveva chiesto alla Sorveglianza di motivare meglio la compatibilità con il regime carcerario del boss malato. Riina ha sì molte malattie, alcune legate all’età, ma è assistito quotidianamente con «estrema attenzione e rispetto della sua volontà, al pari di qualsiasi altra persona che versi in analoghe condizioni fisiche», hanno scritto i magistrati. Condizioni che, per il collegio, non riducono il pericolo: Riina è «vigile» e «lucido» e non è cambiato.

Il ministro Orlando ha firmato il permesso per figli e parenti: potranno stargli vicino

Con il parere positivo della Procura nazionale antimafia e dell’Amministrazione penitenziaria, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha firmato il permesso per i figli di Totò Riina che potranno stargli vicino, nella struttura sanitaria a Parma in cui si trova da tempo e le cui condizioni sono precipitate. Più nel dettaglio, il permesso firmato dal Guardasigilli riguarda i figli, la moglie e i parenti più stretti che saranno autorizzati a stare vicini al proprio congiunto, che è in fin di vita dopo due interventi subiti nelle ultime settimane.

Il figlio: “Auguri papà”

Per me tu non sei Totò Riina, sei il mio papà. E in questo giorno per me triste ma importante ti auguro buon compleanno papà. Ti voglio bene, tuo Salvo». A scriverlo sulla pagina Facebook è Salvo Riina il terzogenito dei quattro figli di Totò Riina e Ninetta Bagarella.

Associazione vittime strage Georgofili: “Dispiace muoia ora quando si potrebbe arrivare a capire…”

“Totò Riina è in coma ‘secondo bollettini medicì di ora in ora, oggi compie 87 anni. Iddio abbia pietà di lui, noi non abbiamo potuto perdonarlo e ci spiace muoia ora che forse si potrebbe arrivare a capire chi gli ha armato la mano per ammazzare i nostri figli, malgrado lui il capo della mafia non si sia mai pentito. Ho parlato ora con i parenti delle vittime della strage di via dei Georgofili e la risposta è stata il silenzio totale, hanno patito troppo per un uomo che tale non è mai stato». Lo scrive in una nota Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili a Firenze.

 

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