Caso Laminam, Arpae: “Dati nei parametri” – Rossi e Campi: “Soddisfatti. Azienda interlocutore serio e risorsa per Borgotaro”

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Si chiude, forse, l’ultimo capitolo del caso cattivi odori emessi da Laminam di Borgotaro, l’azienda che realizza lastre ceramiche con tecnologie innovative e completamente made in Italy. Un investimento aziendale di 50 milioni di euro e una produzione a pieno regime fino a quando i cittadini non hanno cominciato a lamentare, dal gennaio del 2017, un persistente cattivo odore che in alcuni episodi ha provocato irritazioni ad occhi e gola.

Dopo mesi di agitazione, tavoli di lavoro e incontri con i gruppi spontanei di cittadini come Aria del Borgo, Arpae potrebbe mettere la parola fine alla vicenda. Pubblicato infatti l’ultimo rapporto d’analisi che rivela come tutte le emissioni rientrino nei parametri. “Assolta” quindi Laminam dopo aver adottato l’impianto di abbattimento delle emissioni basato su un sistema a “carboni attivi”. I dati erano stati secretati anche per le indagini in corso della Procura di Parma.

“Sono soddisfatto che Arpae Parma abbia pubblicato i dati relativi alle emissioni della sede di Borgotaro della fabbrica Laminam. – commenta il sindaco Diego Rossi – In questi mesi si è concentrato, da parte di tutti gli enti preposti, un grande lavoro di controllo e intervento per superare il problema. Il rispetto dei parametri è risposta sostanziale ai tanti dubbi che sono circolati in questi mesi. Continuiamo ad avere comunicazione che non ci sono rischi per la salute pubblica. Continuano i controlli ma possiamo constatare che ora la situazione sia completamente diversa rispetto allo scorso inverno”.

“Da questi risultati emerge chiaramente che la fabbrica ha rispettato tutti i parametri emissivi e che il lavoro di monitoraggio da parte degli enti preposti è stato molto attento e preciso. – commenta il capogruppo di maggioranza con delega all’ambiente, Carlo Alberto Campi – Dopo un grande lavoro dell’amministrazione, di Arpae, di Ausl, si è riusciti anche ad abbattere il problema odorigeno trovando nell’azienda un interlocutore serio e deciso a risolvere qualsiasi problematica che potesse essere dannosa per il nostro paese. Sottolineando che il monitoraggio degli enti non è certamente concluso ma continua con modalità importanti e scrupolose , esprimo una grande soddisfazione per la soluzione di una problematica che aveva insediato un clima teso in tutto il nostro paese e voglio ribadire che un marchio importante e serio come “Laminam “ sarà una grande risorsa per Borgotaro”.

L’ARIA DEL BORGO REPLICA–  Il Comitato L’Aria del Borgo precisa che, nonostante il Sindaco di Borgotaro affermi che la situazione attuale sia completamente diversa da quella di inizio anno, ci risulta che negli ultimi due gli enti preposti abbiano ricevuto mesi centinaia di segnalazioni di disagi e malesseri riconducibili all’inalazione di sostanze maleodoranti e irritanti (283 nel solo periodo dal 1/9 al 22/10/17). Inoltre, teniamo a sottolineare che la procedura di sospensione nei confronti dell’azienda resta aperta e manca ancora una valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute di tali emissioni, prima di poter affermare che il problema è risolto. Non mettiamo in dubbio l’esito degli esami, anche se riteniamo non possa essere il Sindaco a fare valutazioni di carattere scientifico e sanitario, ma risulta ormai evidente come il problema non sia solo il rispetto o meno dei limiti di legge, ma il fatto che quei limiti applicati ad una realtà come quella di Borgotaro, inserita in una valle chiusa con una forte escursione termica che non facilita la dispersione delle emissioni , producano comunque disagi e malesseri tali da minare la serenità di chi vi abita.

Invitiamo, dunque, a evitare affermazioni avventate sul problema, che è ancora oggetto di indagine da parte della Procura di Parma, e chiediamo al Sindaco, per l’ennesima volta, di non liquidare la questione con un comunicato stampa, ma di affrontarlo con i cittadini che aspettano un incontro pubblico da otto mesi.

1 commento

  1. Speriamo non sia come la vicenda dei pannelli solari System Photonics prodotti con ceramica LAMINAM https://www.youtube.com/watch?v=zQJ723HIIY4 https://www.youtube.com/watch?v=BUsucYr8LGA che sembravano la Ferrari del fotovoltaico, invece sono difettosi e sono una grande SOLA. System Photonics era una divisione di System S.p.A. di Fiorano Modenese come lo è LAMINAM, Modula, System Logistic, System Sicurezza, Nuova Era, ecc. I pannelli si scollano, entra acqua tra vetro e ceramica, si opacizzano. Le connessioni in rame si ossidano e alla fine l’impianto smette di funzionare. È un evidente difetto di fabbrica. https://www.facebook.com/681080662060944/photos/pb.681080662060944.-2207520000.1480606475./728833000619043/?type=3&theater
    https://www.facebook.com/681080662060944/photos/pb.681080662060944.-2207520000.1480606475./728833060619037/?type=3&theater
    https://www.facebook.com/681080662060944/photos/pb.681080662060944.-2207520000.1480606475./728833120619031/?type=3&theater
    https://www.facebook.com/681080662060944/photos/pb.681080662060944.-2207520000.1480606475./728828870619456/?type=3&theater
    La System S.p.A. del fondatore e presidente Ing. Franco Stefani ha chiuso la divisione Photonics non rispettando l’assistenza e la garanzia che avevano promesso e fatta pagare a caro prezzo. Grande imprese e grandi persone sono tali, a mio parere, se si comportano onestamente. Credo non sia corretto produrre e vendere un prodotto offrendo garanzie ultradecennali e quando si presenta un problema chiudere tutto lasciando con i problemi chi si è fidato della “grande” azienda.

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