Tavolo di Crisi Froneri: Dirigente aggredito da manifestanti. Cgil sporge denuncia per truffa (Video). Froneri: “Trasferimento a Frosinone”

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Agitata manifestazione fuori dal Comune mentre tutte le parti si sono riunite intorno al tavolo per discutere dei licenziamenti dei dipendenti della Froneri di Parma.

Il Tavolo istituzionale – a cui hanno presenziato le sigle sindacali, il vicesindaco Bosi, gli assessori Ferretti e Casa, l’assessore regionale alle attività produttive Costi – è stato convocato presso il Comune di Parma dall’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Emilia Romagna per discutere della vertenza Froneri / Nestlé che ha deciso di licenziare 180 dipendenti e chiudere l’attività produttiva dell’impresa a Parma, lasciando solo gli uffici amministrativi. Una procedura ritenuta inaccettabile dall’amministrazione della Regione e del Comune di Parma.

Fuori, intanto, i dipendenti dell’azienda e le sigle sindacali hanno presidiato contro le vertenze aziendali. All’uscita del tavolo i dirigenti della Froneri, Svevo Valentinis e l’ad Pietro Monaco sono stati aggrediti da alcuni manifestanti. Uno dei due dirigenti avrebbe ricevuto uno schiaffo. Le Forze dell’Ordine hanno evitato il peggio riuscendo a scortare il dirigente in auto. Un poliziotto è rimasto ferito.

L’assessore alle attività produttive della Regione, Palma Costi, l’assessore al commercio del Comune di Parma, Cristiano Casa e il segretario di Cgil Ferrari hanno poi riferito quanto discusso durante la seduta riferendo la forte disapprovazioni delle istituzioni sul comportamento della multinazionale. Amaro il commento del vicesindaco Bosi che ritiene inaccettabile e poco credibile che l’azienda possa aver intrapreso tale procedura in meno di un anno senza discutere con le sigle sindacali.

Il segretario Cgil Ferrari ha promesso ai dipendenti che l’indomani verrà presentata denuncia presso la Procura di Parma per il reato di truffa contro l’azienda accusata di non aver rispettato il verbale sottoscritto a luglio. “Ci sono state deboli aperture. Spingeremo per avere gli ammortizzatori sociali che ora mancano”.

L’assessore Costa chiederà invece un tavolo di crisi nazionale: “La produzione deve rimanere a Parma. E’ un’azienda nata qua e deve rimanere qua”.

Il video integrale:

A seguito dell’incontro una nota stampa dell’azienda Froneri ha confermato l’intenzione di chiudere l’attività produttiva e trasferirla a Frosinone.

“A conclusione del Tavolo istituzionale dedicato al sito di Froneri a Parma che si è tenuto questa mattina presso il municipio, la società tiene a confermare la decisione di chiudere il sito produttivo di Parma in quanto condizione necessaria per rendere sostenibile il business del Gruppo in Italia”.

Lo scrive il Gruppo Froneri che accompagna la decisione ala volontà di  “garantire ai dipendenti interessati dall’operazione (complessivamente 120 persone) soluzioni attive per una riduzione dell’impatto sociale conseguente, ovvero: un sostegno di natura economica, un percorso a fini di outplacement, possibilità di trasferimento presso il sito produttivo a Frosinone, dove verrà trasferita la produzione Froneri dello stabilimento di Parma“.

La giornata è stata caratterizzata da momenti di tensione  per cui l’azienda “si augura inoltre di favorire un clima più equilibrato nella comunicazione tra le parti coinvolte, per evitare il ripetersi delle azioni aggressive osservate oggi di fronte al municipio di Parma”.

2 Commenti

  1. Tavolo Froneri: Istituzioni Regionali e locali vicine ai lavoratori per impedire licenziamenti e chiusura
    Oggi al tavolo istituzionale convocato dalla Regione in Comune è stato chiesto a Froneri di ritirare i licenziamenti e verificare ogni soluzione alternativa alla chiusura della fabbrica di via Bernini.
    Alla fine del confronto la Regione ha dichiarato, con la condivisione delle istituzioni locali (Provincia e Comune) e delle Organizzazioni Sindacali, la volontà di aprire un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico integrato dal confronto col Ministero del Lavoro.
    Da parte dell’azienda, dopo una prima fase di assoluta indisponibilità a un confronto di merito su soluzioni alternative, è emersa la possibilità di valutare il ricorso ad ammortizzatori sociali e a verificare eventuali re- industrializzazioni del sito. Ai prossimi incontri verificheremo nel merito queste prime, parziali ma importanti, disponibilità aziendali. Serve infatti una soluzione condivisa che dia prospettive ai lavoratori. L’esasperazione nata dalla dichiarazione di chiusura dopo gli impegni di luglio, rischia infatti di sfociare in reazioni che non possiamo in alcun modo giustificare pur comprendendo i drammi da cui traggono origine.
    A tal proposito esprimiamo il nostro riconoscimento per il lavoro delle forze dell’ordine in una condizione di forte tensione sociale.
    Il confronto ora si sposta in ambito Ministeriale e dovrà essere sostenuto dalla mobilitazione delle forze politiche e sociali del territorio per garantire un futuro ai lavoratori di Parma.

  2. PCI e FGCI – Federazione di Parma
    Dipartimento Lavoro FGCI Nazionale

    La Federazione di Parma del Partito Comunista Italiano e della Federazione Giovanile Comunista Italiana esprimono la propria solidarietà ed il sostegno alla lotta dei lavoratori della Froneri.
    L’attuale proprietà della storica azienda di Parma, che produce gelati, si è resa protagonista di un fatto sconcertante: a luglio ha negato ogni volontà di chiusura dell’unità produttiva con addirittura l’intenzione di prendere provvedimenti se qualcuno l’avesse affermato, salvo poi avviare formalmente la procedura di mobilità dopo appena qualche mese.
    Un’azione degna di un baro professionista che giustifica e spiega la rabbia esplosa nei giorni scorsi. Occorre la fermezza di chi non accetta le provocazioni, non si deve rischiare di far passare in secondo piano la forza ed i contenuti della mobilitazione. Chi ha la forza delle proprie ragioni non deve cadere nella trappola della violenza.
    Bene ha fatto il sindacato a mobilitarsi immediatamente con decisione e grande partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, la città che ha abbracciato il lungo corteo del 6 ottobre non vuole perdere un’azienda storica, una produzione consolidata, oltre 200 posti di lavoro, comprendendo stagionali e indotto.
    L’avvio delle trattative non ha portato positivi sviluppi ma se continuerà l’unità e la fermezza dei lavoratori e delle loro organizzazioni sindacali, con il sostegno attivo e partecipe delle istituzioni locali e della Regione Emilia Romagna, questa vertenza difficile potrà trovare soluzioni che salvaguardino l’occupazione e la dignità di chi lavora, costringendo l’azienda a tornare sui suoi passi.
    Ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali esprimiamo tutto il nostro appoggio, oggi la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della Froneri deve essere la lotta di un’intera città.

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