Aveva sottratto 430mila euro alla Fondazione Teatro Regio: il Comune le assegna una casa popolare

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Aveva sottratto oltre 430 mila euro alla Fondazione Teatro Regio, di cui era dipendente. Ma ora il Comune le ha assegnato una casa popolare.

Lei, Maddalena Paolillo, oggi ha 61 anni, da due la madre e’ morta. E proprio per curare la madre, cure termali, una badante e altre attenzioni, la donna, nullatenente, ha detto di aver sottratto e speso la cifra alla Fondazione, partecipata comunale, di cui era dipendente.

Un “giochino” geniale e semplicissimo: la donna taroccava i bollettini postali, aumentando drasticamente le spese e intascandone gran parte.

Peculato e falso aggravati e continuati, commessi da pubblico ufficiale, le accuse con le quali era stata arrestata.  Gli ammanchi sono venuti a galla alla fine del 2012. La responsabile del servizio amministrativo il 5 dicembre si è rivolta ai carabinieri di Parma Principale: confrontando le spese annuali con le ricevute sono emerse discrepanze per 260mila euro dal 2006 in poi.

Era seguito un  esposto anche del Comune: secondo quanto emerso dalle indagini dei militari, gli ammanchi sono iniziati dopo che la Fondazione ha acquistato una nuova macchinetta obliteratrice per le spedizioni di lettere e raccomandate.

All’impiegata venivano dati assegni in base a quanto preventivato ogni mese per le spese postali e di cancelleria; al momento del versamento in banca, in base alle accuse, parte dei fondi venivano intascati dalla dipendente. Poi con un sistema di fotocopie delle ricevute, venivano archiviate spese superiori a quelle realmente sostenute dalla Fondazione.

Condannata a 2 anni e 6 mesi nel 2013, l’appello aveva derubricato la pena a appropriazione indebita e falso commessi da privato, con la condizionale e la non menzione, ma alla restituzione del denaro, già speso e mai ridato.

Ora alla donna, malata, nullatenente e sola, oltre che disoccupata, e’ stata assegnata una piccola casa popolare, con terrazzino, in zona sud.

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