Parma, cambiano i comportamenti d’acquisto delle famiglie

0

Gli anni di crisi non sono passati certamente inosservati: anche le famiglie benestanti, infatti, si sono accorte dell’importanza di risparmiare sulle grandi così come sulle piccole spese. Questo ha ovviamente portato ad un cambiamento nei comportamenti d’acquisto degli italiani: sempre più attenti ai centesimi, sempre più propensi ad evitare le spese considerate come superflue. Una verità che trova in Parma una delle città in assoluto più sensibili in Italia. E che ha visto le mamme grandi protagoniste di questa rivoluzione salva-euro. Vediamo quindi di capire qual è la situazione economica delle famiglie parmensi, e come sono cambiati i comportamenti d’acquisto dei consumatori.

Parma: 2.800 cittadini in stato di bisogno assoluto

Le famiglie a Parma non navigano in buone acque: la crisi economica di questa decade ha infatti prodotto un drastico calo di benessere in questa città. Secondo i dati ufficiali, infatti, al momento sono circa 2.800 i cittadini che versano in condizioni economiche definite “drammatiche”. Non a caso iniziative come il Forum Solidarietà e enti come la Caritas stanno facendo gli straordinari: il tutto per andare incontro a quelle persone che attualmente non riescono ad affrontare nemmeno le spese quotidiane. Fra queste iniziative, vale la pena sottolineare “Tutti a scuola con lo zaino”: una rete di volontari e punti vendita ha infatti raccolto tantissimo materiale scolastico da devolvere alle famiglie disagiate di Parma. Considerato l’ammontare delle spese per la scuola, questa iniziativa si è rivelata davvero importante per tante persone.

Come cambiano i comportamenti d’acquisto?

Con l’inflazione e le difficoltà economiche, i prezzi dei generi di prima necessità sono spesso diventati troppo cari per le famiglie. Dunque, le suddette hanno dovuto per forza di cose adattarsi. E soprattutto adattare i propri comportamenti d’acquisto. Oggi sono numerose le famiglie che si dedicano alla ricerca di promozioni e sconti: una vera e propria caccia grossa votata alla mission “risparmio per sopravvivere”. Ecco perché le catene dei grandi supermercati sono molto gettonate: basti pensare alle promozioni della Coop, che vanno dagli alimenti ai prodotti per la casa. Queste offerte permettono a molte famiglie in difficoltà non solo di risparmiare ma anche di arrivare alla fine del mese.

Emilia-Romagna: l’altra faccia della medaglia

Se da un lato sono molte le famiglie che faticano, dall’altro ci sono quelle che spendono ancora troppo. È la contraddizione dell’Emilia-Romagna: una regione che attualmente vanta una delle spese medie mensili più alte in Italia. Secondo i dati Istat, infatti, qui si spendono quasi 3.000 euro mensili: 450 euro in più se paragonata alle altre regioni dello Stivale. E la maggior parte dei costi, come sempre, riguarda la casa: in una misura del 40%. Incidono ovviamente anche i trasporti, lo svago, l’istruzione ed i vestiti. Di fatto, sempre secondo l’Istat, l’Emilia-Romagna è seconda solo al Trentino-Alto Adige e alla Lombardia. Chi spende meno è invece la Calabria (1.700 euro mensili).

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here