Il Liceo Attilio Bertolucci di Parma tra le scuole d’eccellenza Changemaker

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Tra le cinque scuole italiane d’eccellenza che per la prima volta sono entrate a fare parte della rete globale delle Scuole Changemaker, rete che conta più di 200 istituti in 30 paesi nel mondo, vi è anche il Liceo Attilio Bertolucci di Parma, premiato sabato 16 settembre a Milano presso lo spazio BASE, in un evento, sotto il Patrocinio dell’Assessorato all’Educazione e Istruzione del Comune di Milano e con il sostegno di Fondazione Cariplo e Fondazione San Zeno, che ha voluto essere soprattutto occasione di condivisione e diffusione di buone pratiche e nuove strategie per educazione e apprendimento.

La rete Changemaker si compone di Istituti selezionati in trenta paesi da Ashoka, la più grande rete al mondo di imprenditori sociali per l’innovazione,  usando come criterio l’attenzione per i metodi didattici innovativi, la cura di aspetti di fondamentale importanza ai fini dell’apprendimento quali l’empatia ed il benessere psicologico, la creatività, la attitudine a favorire il lavoro cooperativo, l’innovazione tecnologica e l’intraprendenza.

In occasione dell’evento di premiazione “Riparte la scuola, riparte l’Italia”, docenti ed alunni provenienti dai cinque Istituti premiati hanno potuto presentare la propria esperienza e attingere nuova linfa e forza ideativa entrando in contatto con le buone prassi e le metodologie all’avanguardia sperimentate con successo negli altri istituti d’eccellenza.

L’attenzione rivolta da Ashoka al settore educativo nasce dalla convinzione che gli anni della formazione siano basilari per sviluppare doti di empatia, capacità di collaborare e di assumere un ruolo di leadership condivisa: per raggiungere questi obiettivi appare però necessario trasformare il paradigma educativo che vede l’alunno come un vaso da riempire per passare ad un nuovo paradigma in base al quale lo studente è il centro della didattica, è artefice di conoscenze e promotore di cambiamento.

Alessandro Valera, Direttore di Ashoka Italia, ha ritenuto necessario e strategico, in un’ottica di crescita e innovazione sociale, sostenere anche in Italia il programma delle scuole Changemaker, coordinato da Lorenzo Newman: dopo un lavoro durato due anni, è stato possibile individuare i cinque istituti di eccellenza le cui buone pratiche devono adesso essere divulgate in modo da diventare virali, tramite un contagio che è solo positivo.

Le cinque scuole sono state scelte attraverso un lavoro di mappatura iniziato nel 2015, basato sulla tecnica di snowball analysis, ossia un sistema di segnalazioni a catena strutturato su interviste su 200 istituti che, dal Nord al Sud del Paese, sono stati segnalati per capacità innovativa.

Le cinque scuole premiate sono tra loro molto diverse e espressione di territori e realtà tra loro distanti, come Brindisi e Parma, sono di grado differente -scuola primaria, media e superiore -, pubbliche e private, ma avvicinate dalla comune attenzione per il cambiamento, la sperimentazione e l’innovazione: si tratta dell’Istituto superiore Majorana di Brindisi, dove il caro-libri è messo in soffitta dal momento che i testi vengono auto-prodotti, la Scuola primaria e secondaria inferiore San Giorgio di Mantova con aule feng shui e scambi internazionali, il Collegio del Mondo Unito Adriatic di Duino che riunisce alunni da oltre 100 paesi del mondo e dove il volontariato è vissuto come strumento per sviluppare competenze utili alla vita, la scuola primaria e secondaria inferiore Città di Pestalozzi di Firenze, all’avanguardia per le strategie di apprendimento cooperativo e, unica scuola secondaria superiore di Italia, il Liceo Attilio Bertolucci di Parma ad indirizzo scientifico, musicale e sportivo: gare di debate ossia di dibattito entro le quali gli alunni sono chiamati a argomentare a favore di una tesi imparando a rispettare, oltre che tempi e precise regole, anche le idee altrui, educazione alla pace, coding, stampa 3d, simulazione d’impresa, spazi per il relax, un orto e, come osserva il Dirigente scolastico Aluisi Tosolini nel corso della premiazione, un’attenzione particolare al benessere degli alunni: “noi lavoriamo perché il cambiamento permetta a ciascun alunno di vivere la scuola come una casa nella quale si trova bene e dove viene volentieri. La scuola è luogo dove si costruisce cultura, didattica innovativa, e dove ci si forma per essere cittadini, terreno sociale sul territorio con il quale deve quindi intrattenere scambi continui.” Coerentemente con una vocazione che vuole promuovere le autonomie e le doti di intraprendenza degli studenti, il Dirigente lascia la parola agli alunni Marco, Agata ed Elena, accompagnanti dalla Prof.ssa Silvia Fontana: a loro il compito di diffondere i semi di innovazione che al Liceo Attilio Bertolucci hanno trovato terreno fertile.

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