A galla Lucarelli, nota lieta Di Gaudio. Il resto è un disastro

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Nel disastro Parma, restano a galla Lucarelli e Scozzarella per un tempo, unica nota lieta Di Gaudio.

FRATTALI 5,5: Sul gol di Caputo non sembra potere molto, su quello di Simic ad un passo resta immobile. Evita che il parziale diventi più pesante in chiusura di match.

IACOPONI 5,5: Difende più che spingere, cercando, con poca fortuna, di dar man forte ai due centrali. Nell’unica proiezione offensiva degna di nota costa il giallo a Kranic, ma è troppo poco.

SIERRALTA 5: Dà l’impressione di essere insicuro, quando ha la palla ha fretta di liberarsene, quando non ce l’ha impazzisce tra Donnarumma e Caputo.

LUCARELLI 6: Un gol da capitano, voluto, cercato, alla prima “comparsa” stagionale. Segna e illude, facendo sognare il Tardini, ma dietro patisce anche lui, e non poco.
(dal 61′ Di Cesare 6: Cerca di dare stabilità a una difesa che fa tanta, tanta, fatica. Ma la frittata è già fatta).

SCAGLIA 5: Spinge, ma sembra arrivare al cross senza ossigeno, sempre impreciso. Qunado prova a difendere, Di Lorenzo passa sempre.

MUNARI 4,5: Chi l’ha visto? Non chiude, non apre, non tiene palla. In sofferenza.

SCOZZARELLA 5: Buono il primo tempo, quando detta tempi, idee e ritmi, ma chiude anche qualche buco dietro. Nel secondo, tira i remi in barca e si limita a qualche calcio piazzato.

DEZI 5,5: Corre tanto, ci mette impegno e buona volontà. Spinge, ma quando arriva in zona tiro non ha mai la lucidità di concludere in modo incisivo.

SILIGARDI 5: E’ ancora lontano dalla condizione migliore. Ha bisogno di campo, probabilmente, per trovarla. Ma faccia in fretta, così non va. (Dal 61′ Calaiò 5,5: Ci prova, ma per i miracoli, da solo, coi compagni rassegnati e senza idee, ci sta ancora lavorando).

NOCCIOLINI 5: Poco lucido, come tutti i compagni, sotto porta. Sulla sua prestazione pesa il rigore sbagliato. (Dal 78′ Baraye ng).

DI GAUDIO 6,5:  E’ la nota lieta, se vogliamo avere il coraggio di trovarne una. Oltre al rigore procurato, cerca e trova la profondità, salta l’uomo, da qualche grattacapo alla difesa ospite. Ma è solo, solissimo.

All. D’AVERSA 5: Dimostra di non essere poi così conservatore, cambiando 5 uomini in un colpo solo, lui che di solito ha un 11 preferenziale da cui non si discosta. Risultato: la squadra perde identità. Ancora più preoccupante l’affermazione post gara: “Non meritavamo di perdere abbiamo giocato alla pari”. Se non risconosce i limiti della squadra, come può correggerli?

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