Lutto nel mondo del calcio: è morto Eugenio Bersellini

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E’ morto a Prato l’allenatore borgotarese Eugenio Bersellini, tecnico dell’Inter scudettato nella stagione ’79 -’80.

Lo conferma la locale Misericordia nella cui sede la famiglia sta allestendo la camera ardente.

Bersellini, nato a Borgoataro nel 1936, aveva 81 anni.

Il suo debutto negli anni ’60: poi i grandi successi come allenatore dell’Inter, che guidò alla conquista dello scudetto ’79-’80 e di due Coppe Italia, ma anche del Torino, della Sampdoria e della Fiorentina.

Ruvido centrocampista, aveva iniziato la carriera a Fidenza, per terminarla a Lecce nel 1968, sedendosi sulla panchina giallorossa un anno dopo.

Soprannominato il sergente di ferro per i suoi duri metodi d’allenamento,  aveva chiuso la carriera sportiva una decina di anni fa al Sestri Levante, in serie D, come diesse: nel 1999 fu tecnico della nazionale libica, poi di alcuni club di Tripoli.

La carriera –  Il suo debutto come allenatore risale alla stagione 1968-1969 quando venne chiamato a sedersi sulla panchina del Lecce nelle ultime 9 partite del campionato di Serie C. Dopo altre due stagioni nel Salento, Bersellini passa ad allenare il Como in Serie B. Il debutto in Serie A l’anno successivo a Cesena (1973-1975), poi passa alla Sampdoria(1975-1977). Nel 1977 l’allora presidente dell’Inter Ivanoe Fraizzoli lo chiama ad allenare la sua squadra. Le cinque stagioni trascorse Milano fruttarono al tecnico uno scudetto e due Coppe Italia. Dal 1982 al 1984 allena il Torino e nelle due stagioni successive di nuovo la Sampdoria. Poi sempre in massima categoria con Fiorentina(1986-1987), Avellino (1987-1988) e Ascoli. Torna in C1 a Como (1990-1991), in B a Modena (1991-1992), a Bologna (1992-1993), e a Pisa (da febbraio a giugno del 1994) e poi ancora in C1 con due anni al Saronno (1995-1997).

Dal 1998 al 1999 è chiamato alla guida della Libia. Nel 2001 lascia la nazionale per allenare il club del Al-Ahly, nel 2002, passato alla società Al-Ittihad vince il campionato di calcio libico allenando tra gli altri Al-Sa’adi Gheddafi. Nel 2006 gli viene affidato il compito di salvare la Lavagnese in Serie D: sotto la sua guida la squadra si risolleva in classifica, ma questo non basta per la salvezza diretta: la Lavagnese è così costretta a giocare i play-out contro la Narnese. La salvezza sembra sempre più difficile dopo la partita di andata, persa 2-0, ma nel ritorno la Lavagnese di Bersellini compie un miracolo: vittoria per 5-1 e salvezza acquisita.

Conta 490 panchine nella Serie A italiana (148 vittorie, 197 pareggi e 145 sconfitte) e ha conquistato da allenatore tre edizioni della Coppa Italia, due volte con l’Inter (1977-78 e 1981-82) e una con la Sampdoria (1984-85).

Il suo ultimo incarico nel mondo del calcio è stato quello di direttore sportivo del Sestri Levante nel 2007, squadra ligure di Serie D.

 

 

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