Pepèn, addio a Gino Ferrari, “operaio” del panino

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Lo “spaccaballe” e la “carciofa” da oggi avranno un sorriso più amaro: una malattia si è portata via, a 79 anni, Gino Ferrari, per tutti “Gino di Pepèn”.

Entrato nella storica bottega nel 1955, alle dipendenze di Pepèn Clerici, piano piano ne è diventato socio: sempre al bancone, sempre col sorriso e un qualcosa da fare, dalla “russa” al cavallo condito.

Nel tempo, il figlio Stefano ne è diventato scudiero: prima in cucina, poi al bancone. Negli ultimi anni, Gino si era concesso agli hobby, giardinaggio e montagna, tornando in bottega nei giorni bollenti del week end.

La sua ultima gioia, l’approdo del nipote nello storico tempio del panini di Borgo Sant’Ambrogio: la terza generazione che porterà avanti una tradizione di cui Parma non si stanca mai.

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