Rinasce Dc ed è già polemica, l’accusa: “A chi fa paura la balena bianca?”

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Lo scorso 11 agosto la notizia che stava rinascendo in Emilia Romagna “Democrazia Cristiana”, la DC, la vecchia Balena Bianca.

leggi: Emilia Romagna, la balena bianca si spiaggia: rinasce la democrazia cristiana

Notizia che pare non abbia riscosso seguito sulle pagine dei giornali e che sui social invece abbia ricevuto aspre critiche.

Con questo comunicato la segreteria della nuova DC commenta amaramente:

“In queste ultime ore, riceviamo contatti e testimonianze di interesse che ci onorano e delle quali confidiamo meritare la stima. Persone comuni decise a collaborare al progetto che indegnamente rappresentiamo, alle quali la parola “Democrazia Cristiana” non suscita – come in molti vorrebbero – alcun sentimento diverso dal rimpianto per una politica capace di diverse priorità – rispetto all’attuale – chiaramente orientata agli esseri umani, non agli interessi.

Questo siamo stati, almeno per un tratto della nostra esperienza pubblica e questo intendiamo tornare ad essere, con umile consapevolezza degli errori di chi ci ha preceduto ma anche con l’onestà di chi non è tenuto a rispondere per le malefatte altrui. La DC non solo è tornata, ma non si è mai realmente estinta. A dirlo, sono sentenze precise – sarebbe inutile citarle, poiché non siamo chiamati a dispute Legali – che costituiscono, come macigni, un’ ineluttabile realtà dalla quale, per comprensibili – ma francamente miseri – interessi di bottega, si vorrebbe fuggire. In tanti, al solo pensiero del “ritorno” della Balena Bianca, danno prova di ineguagliabili doti da “esorcisti”, neanche si trattasse del peggior demonio in circolazione e senza considerare, con evidente ignoranza, che acqua santa e benedizioni sono sempre state nostra prerogativa.

Ne abbiamo quotidiana testimonianza grazie alla “cartina di tornasole” del potere che è il mondo dell’informazione, mai come oggi supinamente piegato alla politica. Neanche nella cosiddetta “Prima Repubblica” esisteva un tale invalicabile “muro di gomma”, ad impedire il solo diritto di parola – che dovrebbe essere Costituzionalmente garantito a tutti – a chi non risultasse gradito ai potenti di turno. Tra i quali, vogliamo ricordarlo, c’era anche il nostro partito, con ben altro stile e meriti. Insomma, a conti fatti – con lucida consapevolezza – iniziamo a pensare che la Democrazia Cristiana, non solo in Emilia Romagna, sia un “pericolo” per molti, da scongiurare e bloccare sul nascere. Tale consapevolezza si manifesta, di ora in ora, a giudicare dalle reazioni stizzite che leggiamo sui social, dal livore di alcuni giornalisti e dal complice silenzio di altri. Non ci spieghiamo altrimenti lo spazio a noi negato sulla carta stampata a fronte delle enormi sciocchezze che quotidianamente vengono propinate al pubblico, senza battere ciglio. 

Siamo assuefatti ad un modello politico fasullo, da avanspettacolo, che tuttavia continua a tenere banco con la complice e fattiva collaborazione di una parte del mondo dell’informazione. Al contrario, abbiamo in animo di proporre un diverso stile nel fare politica ed intendiamo farlo con i mezzi digitali a disposizione, poiché siamo giovani e sappiamo vivere il nostro tempo, ma allo stesso tempo siamo tenacemente decisi a difendere le identità ingiustamente calpestate, vendute, vilipese per calcoli di potere che non ci riguardano.

A tutti i cittadini “Liberi e Forti”, a quasi cento anni dal famoso appello di don Sturzo, chiediamo il coraggio di ascoltare la nostra voce, così diversa dal passato e definitivamente proiettata nel futuro. Non siamo qui per nostalgia, ma solo perché sinceramente convinti il nostro Paese necessiti – con urgenza – di una classe dirigente all’altezza delle sfide che altri non hanno saputo cogliere.

A questo scopo, la Democrazia Cristiana invita i cittadini interessati a prendere contatto con noi – attraverso le pagine del “Sestante” (https://dcemiliaromagna.blogspot.it/ ) – per avviare, ciascuno secondo le proprie forze e prerogative, un cammino insieme”.

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