In corsivo – Ghirardi & Cellino, lo schifo del cronistatifoso e l’impotenza del cronistaebasta

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Tommaso Ghirardi ricompare. Dopo una fantastica estate sulle spiagge di Mykonos, eccolo a Brescia per assistere a un’amichevole contro l’Orsa Iseo della nuova squadra di Massimo Cellino, ex presidente del Cagliari, personaggio controverso e ambiguo, non immacolato. 

E la loro foto insieme, proprio nel giorno in cui l’imprenditore agricolo si è insediato a Brescia, accompagnata dalle parole di Cellino “a Parma Ghirardi ha fatto grandi cose e si è giocato molto, ce ne fossero di persone e di dirigenti come lui, lo contestano? Lo trovo incredibile, onorato di essere un suo amico” e dal dubbio che il buon Tommaso possa rientrare nel calcio come eventuale sponsor, ha fatto il giro del web.

Fin qui, la notizia. Che la sottoscritta, dopo esservi inciampata in piena rassegna stampa tra quotidiani e social, alle sette del mattino, ha scelto di non commentare, per non incappare in querele o in frasi banali, da bar.

Ma con l’insorgere dei social stessi, e la presenza di domande versione “perchè la stampa non fa nulla”, ho cambiato idea.

Quindi, caro Tommaso, ti riscrivo. Ti ricordi di me? Se non ti ricordi, rileggi le mie precedenti missive.

Caro Tommaso ti scrivo 

Caro Tommaso ti riscrivo…

Però questa volta lo faccio con immane distacco, lasciando prima parlare il cronistatifoso, poi solo il cronista.

Il cronistatifoso si vergogna per te. Perché almeno il buon gusto imporrebbe di non palesarti più almeno (e sottolineo almeno) negli stadi.

Per di più non con personaggi discutibili, anche se capisco che quelli seri possano scansarti.

Il cronistatifoso ti chiede con quale faccia tu vada ancora in uno stadio: oltre a una società gloriosa affossata dalla tua incapacità, perchè credo che le colpe reali-consapevoli restino del tuo compare, il sior di Monterotondo che sta comprando l’Avellino, vogliamo parlare dei dipendenti senza lavoro e stipendio alla fame mentre tu porti la tua pancia reale a Mykonos? E sorridi pure.

E come non bastasse ora sbatti il faccione rubiconodo e giocoso sul giornale, a sfottò, di nuovo vicino al calcio?

Mai una parola di scuse, mai una giustificazione tentata per quanto fatto in ducale . 

Ed ecco che subentra il cronistaebasta, per evitare di infilarmi in tunnel da querela o di banalità da bar, come dicevo sopra.

La stampa purtroppo non può fare proprio nulla, se non invitarti a non comparire in nome del ritegno.

Se non gridare al mondo di non dimenticare che hai preso il Parma in A a euro zero e lo hai lasciato in D affossato da debiti e pendenze.

Dovrebbe essere la giustizia a fare il proprio corso: ma dopo i pignoramenti per oltre quattro milioni di euro, la radiazione dal calcio e la vergogna non resta che attendere i tempi. Lunghi, infiniti, come sempre la legge in Italia.

E resta l’amarezza della presa per il c…: Tavecchio che strilla “mai più casi Parma”, ma le repliche si sommano.

Leonardi che ricompare, Ghirardi pure. Non c’è giustizia ne pulizia.

La stampa lo può anche denunciare, cercando di non pagarne in deontologia, che dopo il danno della squadra affossata sarebbe la beffa suprema, ma dovrebbe essere un Tribunale a impedirti di pascolare liberamente. 

E chissà che tu non raccolga l’invito dei tifosi che a gran voce ti vorrebbero al Tardini il 9 settembre, in occasione di Parma Brescia. “Se sei così convinto di aver fatto bene, fatti vedere” – scrivono. Attento, la caccia è aperta. Pardon, il campionato sta per iniziare. 

(effedivi)

 

 

 

 

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