Montagna 2000, tre autobotti esterne per l’acqua: “Nonostante grave crisi idrica le persone innaffiano giardini e riempiono piscine”

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Montagna 2000 S.p.A. è una società in house ad integrale partecipazione pubblica che gestisce il servizio idrico integrato nelle valli del Taro e del Ceno; opera in un territorio vasto (circa 1.400 km2) caratterizzato da una densità abitativa molto bassa (24 abitanti/km2) e da una lunghezza delle reti che arriva a 1.500 km.

In questo contesto morfologico ed all’interno di uno scenario di grave crisi idrica decretata prima dal Presidente della Regione Emilia Romagna e poco dopo, dal Consiglio dei Ministri la società è impegnata a garantire il servizio idrico integrato nei 14 comuni serviti. La situazione di conclamata crisi idrica è aggravata dalle alte temperature del mese di giugno e dalla fruizione turistica dei week-end che vedono un incremento della popolazione fino al doppio. Non meno incidente sul sistema idrico la presenza sul territorio del Comune di Pellegrino Parmense, per esempio, di 2.500 capi di bestiame che con il caldo registrato necessitavano di quantità incrementali di acqua. Si registra, purtroppo, anche un comportamento non corretto dell’utenza che nonostante le ordinanze dei Sindaci hanno, in alcuni casi, continuato ad innaffiare i giardini e/o a riempire le piscine in sfregio a qualsiasi regola di convivenza.

Per cercare di ridurre il disagio per la popolazione la società ha messo a disposizione tre autobotti di fornitori esterni ed acquistato un proprio mezzo dedicato al trasporto di acqua potabile ritenendo che lo stesso possa essere funzionale, anche in futuro, alle esigenze territoriali in generale ed eventualmente nel caso di guasti al fine di alimentare utenze sensibili come ospedali, scuole, ecc.

Un mezzo agile ed idoneo a raggiungere i serbatoi dei piccoli acquedotti frazionali che sono quelli più soggetti alla carenza idrica in quanto alimentati da sorgenti che riscontrano delle producibilità fino a trenta volte inferiori a quelle usuali.

La società però non dimentica il proprio ruolo sociale legato alla promozione del lavoro sul territorio; per questo già da diversi mesi ha sviluppato un progetto di internalizzazione di servizi precedentemente appaltati come la lettura dei contatori dotandosi dei palmari e del software necessario. Proseguendo in questa logica è stato avviato il progetto di postalizzazione diretta delle bollette con l’ausilio di un’attrezzatura a basso impatto ambientale, un veicolo a pedalata assistita con ricarica fotovoltaica delle batterie che permetterà di consegnare le bollette e/o di leggere i contatori senza impatti ambientali. I progetti avviati da Montagna 2000 S.p.A. nel corso delle ultime settimane consentiranno di sviluppare opportunità di lavoro, diretto ed indiretto, sul territorio nonché nell’ottica del contratto di rete sottoscritto con Emiliambiente S.p.A. di fornire servizi esterni ad altre società o Enti del territorio.

1 commento

  1. Fabio Rainieri (Lega nord)
    “La Regione consenta a Montagna 2000 di avere l’immediata liquidità necessaria a finanziare gli interventi contro la siccità”. Lo chiede in una interrogazione alla Giunta regionale il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa ed esponente della Lega nord, Fabio Rainieri.
    “Nella Valli del Taro e del Ceno, purtroppo, il problema non è solo l’epocale e attuale crisi idrica ma anche gli ingenti debiti lasciati da cattive gestioni delle società partecipate che hanno visto protagonisti anche amministratori pubblici della zona – ha quindi proseguito il Consigliere regionale leghista – Se infatti SOPRIP è stata dichiarata insolvente e per questo assoggettata a procedura concorsuale, Montagna 2000 rischia la stessa sorte se verrà pregiudicata l’azione di risanamento recentemente avviata perché dovrà investire immediatamente quasi tutte le proprie risorse economiche nelle misure urgenti per contrastare la siccità. La Regione Emilia-Romagna deve cercare di impedire questo disastro che avrebbe conseguenze anche sui cittadini di vallate già penalizzate per tanti altri motivi perché peggiorerebbe notevolmente il servizio idrico sia per l’aggravio dei costi , sia per la sua efficienza. Bisognerebbe trovare il modo di far avere a Montagna 2000 liquidità immediata invece che i rimborsi per gli interventi urgenti che dovrà avere già pagato di tasca propria – ha concluso Rainieri – I soldi ci sono: 8.650.000 euro stanziati dal Governo a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza per la siccità nelle Province di Parma e Piacenza. È come spesso capita solo un problema di burocrazia”.

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