Accoglienze migranti: salta il progetto nell’ex Caseificio di Mulazzano e a Corniglio

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Salta il progetto accoglienza di 8 migranti dell’ex caseificio di Mulazzano Monte, Lesigano. La notizia aveva creato non poche polemiche tra alcuni residenti che sostenevano come la zona fosse poco accessibile, strade non coperto dal servizio pubblico, area isolata, ed edificio abbandonato da anni. Una situazione che poteva creare ben presto un “ghetto” nonché disagi anche per gli ospitati. Anche il sindaco Giorgio Cavatorta riteneva la situazione poco idonea.

A vincere il bando per l’assegnazione un albergatore di Tabiano in accordo col proprietario della struttura che ha concesso l’uso. Ora però un incontro tra il sindaco e la Prefettura ha fermato i lavori che erano già in atto per il recupero dello stabile. A confermare comunque l’intenzione di rispettare gli accordi Sprar, 4,1 migranti per mille abitanti, un accordo: se entro un mese Comune e Ciac non troveranno una situazione più consona per gli 8 richiedenti asilo verranno ripresi i lavori all’ex Caseificio. A Lesignano sono già ospitati 10 richiedenti asilo, divisi tra due appartamenti in paese e nella frazione di Santa Maria Del Piano.

Salta, per ora, anche il progetto di accoglienza nell’ex albergo Alpino in via Bassa di Corniglio. Lo stop è stato imposto da uno dei due proprietari della struttura. Sarebbe stato infatti il fratello di quest’ultimo, altro proprietario, a dare in disponibilità la struttura tenendo tuttavia all’oscuro il parente. Sorge ora il problema di trovare una nuova struttura, anche temporanea per il periodo estivo, per far fronte ai nuovi arrivi.

La Prefettura non esclude che, per far fronte all’emergenza, si possa richiedere la requisizione di immobili in disuso nel periodo estivo.

Anche a Fidenza erano sorte polemiche, anche da parte del sindaco Andrea Massari, per l’assegnazione di 24 migranti nell’ex hotel Astoria. Per l’hotel, ora in gestione a una società che aveva dato l’ok al Prefetto, le procedure potrebbero fermarsi vista la forte contrarietà del proprietario, ora residente a Londra. Il sindaco ritiene che ci siano altri Comuni a dover fare ancora la loro parte, soprattutto nella parte est della provincia, e che Fidenza abbia già accolto ampiamente. Massari si era anche lamentato di come queste decisioni vengano spesso prese tenendo all’oscuro i sindaci.

leggi: Massari: “Migranti: Prefetto e privati non escludano i sindaci per fare i propri comodi”

 

1 commento

  1. Inutile che il Sindaco si mascheri dietro l’ombra della ghettizzazione e si appigli al fatto che sono assenti servizi pubblici per quello stabile. Il reale rischio per la pubblica sicurezza risiende nell’accoglienza senza controllo e regole. Il sindaco dovrebbe guardare con più lucidità quelle realtà che si offrono per accogliere quelle persone che nessuno vuole, alle quali offrono un adeguato percorso educativo e un adeguato controllo. Sarebbe sufficiente offrire disponibilità a fronte di una collaborazione che possa garantire tranquillità per i residenti e un futuro per gli accolti, invece di ostacolare chi ha accettato lo stato di emergenza in cui viviamo e si occupa di riconoscere, assistere, educare ed avviare ad una futura vita civile chi è meno fortunato di noi.

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