Busseto: una piazza dedicata allo scomparso Carlo Bergonzi

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A tre anni dalla scomparsa di Carlo Bergonzi, il tenore verdiano, Busseto dedica una piazza al grande artista. L’intitolazione avverrà sabato 15 luglio alle 19.30 e sarà impreziosita dall’omaggio di Aprile Millo e Maria Vetere in un recital ad ingresso gratuito davvero straordinario: alle 20, infatti, nel cortile della Rocca di Busseto, le due straordinarie artiste e didatte, in questi giorni a Busseto per l’Accademia di perfezionamento Operavision promossa da Renata Tebaldi Fondazione Museo, si esibiranno con il baritono Sergio Bologna accompagnati al pianoforte da Injeon Lee.

Si tratta di un atto doveroso – dice Giancarlo Contini, sindaco di Busseto – nei confronti di un artista straordinario e insieme di uomo generoso che ha segnato una intera epoca con le sue interpretazioni e ha fatto così tanto per Busseto, portandone il nome con orgoglio nel mondo e impreziosendone la vita con la sua attività di docente e mentore”.

Il processo per l’intitolazione è stato ovviamente articolato – dice Marzia Marchesi, assessore al commercio e responsabile del progetto – per i doverosi passaggi burocratici e di approvazione, ma la sensibilità del Prefetto e l’entusiastica adesione dei cittadini e commercianti di Piazza Rossi, che ora verrà intitolata al grande artista, hanno reso possibile in tempi strettissimi questo risultato cui tutti, a Busseto, tenevano”.

La dedica di una piazza a nome di mio padre – dice Marco Bergonzi – onora lui ed inorgoglisce la sua famiglia, penso che anche Busseto debba essere orgogliosa di avere una piazza intitolata a chi, come Carlo Bergonzi, ha contribuito in modo determinante a portare alto il nome di Busseto nel mondo; per questo il mio ringraziamento e della mia famiglia va a chi ha ideato, intrapreso e realizzata l’idea di intitolare una piazza a Carlo Bergonzi nella città che ha tanto amato e della quale è cittadino onorario, vale a dire l’Associazione Amici di Verdi, l’amministrazione Gambazza e l’amministrazione Contini. Da parte mia ora mi sentirò un po’ meno solo leggendo ogni mattina recandomi al lavoro, il nome di mio padre sulle lapidi della piazza antistante la Sua creatura, l’albergo I due Foscari”.

 

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