Elezioni: confronto tra i più giovani candidati consiglieri. Ecco chi sono e le loro proposte

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Anche i candidati consiglieri più giovani fanno sentire la propria voce. Importante il loro contributo in tutti i programmi dei candidati sindaco di Parma ma oggi, 29 maggio, presso l’Università questi hanno potuto prendere parola e confrontarsi grazie al dibattito organizzato da ASSP Parma.

L’associazione degli studenti di Scienze Politiche di Parma – nata nel febbraio del 2016 dalla volontà di Davide sereni, Edoardo Scippa, Fabio De Carlo e Martina Boselli – si pone l’obiettivo di promuovere l’avvicinamento dei giovani alla politica, intesa anche nell’accezione più ampia di “vita della città”. Anche con questo ultimo incontro organizzato prima dell’estate e delle vacanze, vogliono incentivare la coesione tra gli studenti.

Presenti all’incontro:

Il candidato di Effetto Parma per Pizzarotti sindaco, Leonardo Spadi, 19enne studente del Rondani che quest’anno affronterà sia la sfida della maturità che la campagna elettorale. Spadi è stato rappresentante di istituto e primo consigliere provinciale degli studenti e calciatore. Si è avvicinato al gruppo Effetto Parma a Dicembre perché ha “apprezzato la rapidità ed efficienza nelle risposte di questa giunta. Quando mandavo email alla vicesindaco ho sempre ricevuto celeri risposte. – spiega Leonardo – E ora ho fatto parte del percorso tra volontari, consiglieri in carica ed assessori che ha portato alla nascita del programma “Una città in cammino””.

Il candidato del PD in appoggio a Paolo Scarpa, Matteo Broso, 20 anni, studente  di Economia Politica. Da anni partecipe al gruppo dei Giovani del PD di Parma, si è candidato perché ha notato “un distaccamento tra il mondo giovanile e le istituzioni – spiega Matteo – Noi, come gruppo PD, siamo partiti due anni fa con un percorso di ascolto degli studenti attraverso questionari e banchetti. Ora si da forma alle nostre proposte”.

Il candidato di Fratelli d’Italia in appoggio a Laura Cavandoli, Michele Andreoli, 23 anni, studente di medicina, volontario nell’assistenza medica e nella sua parrocchia. Si candida per dare un contributo non solo sul programma per i giovani ma per la “sicurezza, tema importante che tocca poi la vivibilità, l’università e tutti gli ambiti della città – spiega Michele – perché una città sicura è più attrattiva anche per gli studenti fuori sede”.

Il candidato di Luigi Alfieri, Giulio Cavalli, 22 anni, studente di chimica farmaceutica. Si candida perchè si rispecchia nella visione e nel percorso di Alfieri: “Siamo partiti col tema sicurezza fondando Parma non ha paura, poi è nata esigenza di fare qualcosa di più ed è nato Alfieri per Parma. Per noi è importante evitare frasi fatte e dare iniziative vere. Luigi Alfieri si è messo da subito al servizio dei giovani e ha tentato di indirizzarli. Io vorrei portare in Consiglio Comunale le esigenze di noi giovani da troppo tempo inascoltati”.

Il candidato di Rifondazione Comunista che appoggia Ettore Manno, Giuseppe Pracella, 25 anni. Pracella si è candidato per portare avanti le richieste dei giovani soprattutto nell’ambito dei diritti dei lavoratori.

Due proposte per i giovani di Parma? 

Spadi ha ricordato l’impegno dell’amministrazione uscente a voler costruire un Museo dello Sport e un Parco dello Sport vicino e nello stadio Tardini. “Per i giovani abbiamo pensato anche a un parlamento accademico, un tavolo permanente di confronto tra istituzioni e associazioni giovanili”.

Pracella si è concentrato sulla necessità di migliori e maggiori piste ciclabili per favorire la vivibilità della città oltre ad essere un impegno per la mobilità sostenibile e l’ambiente.

Cavalli punta invece ad adeguati luoghi aggregativi per gli studenti, quali le biblioteche “che devono essere aperte 24 ore su 24, 7 giorni su 7. E’ vergognoso che ora ci siano le guardie dell’IVRI che scattate le 19 chiudono le aule e fanno uscire gli studenti”. Sempre per Cavalli sarebbe importante aumentare le linee del bus, soprattutto nelle ore notturne e dei corsi di inglese per favorire l’integrazione e il dialogo con gli studenti stranieri.

Secondo Broso non esiste “una città in cammino”, slogan di Pizzarotti, se si dimenticano le 11 mila persone sotto alla soglia di povertà che ci sono a Parma. Sui giovani Broso illustra la proposta di creare “Identità digitale che metta in continuo dialogo i giovani con gli operatori comunali che si devono occupare delle loro problematiche e politiche. Trovo che la proposta di Effetto Parma sul parlamento accademico sia limitata perché ci sono troppe persone che vivono fuori dall’associazionismo e non sarebbero ascoltate”.

Andreoli si riconcentra sulla sicurezza che “anche nell’università è importante. Pizzarotti usa municipale per fare multe ma in altre città contribuiscono alla lotta allo spaccio. Serve rinquadrare la Polizia Municipale e recuperare le sue unità cinofile eliminate da Pizzarotti”. Per i giovani inoltre un “Consiglio composto da loro che dialoghi col Consiglio Comunale oltre a corsi di cittadinanza attiva nelle scuole, più parcheggi gratuiti e spazi di aggregazione”. Spadi, in merito all’uso della municipale, ha ricordato ad Andreoli il “caso Bonsu”. Andreoli ha ribattuto che “ora ci sono vigili più qualificati e preparati”. Pracella ha ricordato come sia stato il Pd a tagliare fondi a Regioni e Comuni comportando poi situazioni di scarsi servizi di trasporto e come lo spaccio sia in mano alle organizzazioni criminali quindi l’impiego della municipale sarebbe limitato e inutile.

Parma, città più universitaria, come?

Per Andreoli aumentare gli iscritti si può ottenere rendendo Parma più attrattiva, “più biblioteche aperte magari con l’aiuto dell’autogestione degli studenti. Una movida che chiuda le strade fino a mezzanotte e dopo un bus convenzionato per portare i giovani nei locali cittadini e lasciare che i residenti dormano”.

Anche Broso concorda sul bisogno di più biblioteche aperte ma riconosce che si possa intervenire solo su quelle comunali. “Servono nuove e più biblioteche, anche piccole, per ogni quartiere”. Opinione condivisa da Spadi che ricorda come questo punto sia nel loro programma. “Sulla movida – continua Broso – le limitazioni di Pizzarotti per accontentare i residenti non hanno fatto altro che aumentare i problemi, togliendo anche una strada, un pezzo di città importante, ai giovani”. Broso ha ribadito poi quello che sembra il punto principale del programma Scarpa, ossia la lotta alla povertà, sostenendo che “tutti gli eventi cittadini come la Mille Miglia sono molto belli ma quei soldi potevano essere spesi per i bisognosi”. A ribattere l’attuale consigliere Andrea De Lorenzi che ha ricordato come siano 42 i milioni di euro investiti dall’amministrazione nel welfar e che i soldi per gli eventi, oltre a essere in un altro capitolo di bilancio, rappresentano una percentuale “veramente minima rispetto a questi investimenti, 0,00…”.

Per renderà la città più “universitaria”, Cavalli vorrebbe maggiore interrelazione tra aziende e Università: “Per sapere cosa realmente vogliono le aziende dagli studenti”.

Per Pracella il Comune dovrebbe dare più finanziamenti alle biblioteche e concentrarsi su minori ma più organizzati eventi.

Spadi confida nella valorizzazione del Parco Ducale come spazio per i giovani. La riqualificazione del Ponte Romano “porterà poi la creazione di un nuovo spazio universitario. Come all’Ospedale vecchio che dopo il finanziamento governativo di 7 milioni vedrà il rinnovo con uno spazio dedicato al lavoro imprenditoriale giovanile. Ci sarà l’associazione On/Off e i loro laboratori. Inoltre pensiamo a delle agevolazione e incentivi per abbassare gli affitti”. Spadi ha ricordato inoltre come la proposta, avanzata da altri candidati, sugli incentivi per abbassare gli abbonamenti del bus sia stata già proposta dal sindaco all’ex rettore Borghi ma che sia stata rifiutata dall’istituzione.

 

 

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