Pasimafi, ennesimo giallo: spariti i computer di Fanelli e Allegri

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lo scandalo Pasimafi, terremoto della sanità locale ma anche della Terapia del dolore e palliativa nazionale, che ha portato ai domiciliari luminari e manager farmaceutici, oltre a 75 persone iscritte al registro degli indagati, si tinge ulteriormente di giallo.

Mentre fervono analisi e indagini sulla vicenda che ha rivoluzionato la 2a Anestesia del Maggiore e condotto il rettore dell’Universita, Loris Borghi, alle dimissioni,è scattato il sequestro di alcuni computer in uso agli indagati, strumenti di lavoro che si trovavano nelle stanze del Maggiore.

Nello specifico, ne mancano due. Uno, apparteneva a Guido Fanelli, luminare considerato il “boss” dell’organizzazione di sperimentazioni irregolari e mazzette smantellata dall’operazione Pasimafi. L’altro, appartiene a un tecnico esterno all’indagine.

Ed e’ stata sporta denuncia per furto. Impossibile non ricordare che, alcuni giorni dopo lo scoppio dello scandalo, venne scoperto un presunto furto al Maggiore. 

Furto o atto vandalico, ci si chiese allora. I pc sono spariti in quell’occasione, mentre gli altri laboratori e uffici, seppur zeppi di materiale elettronico appetibile, non furono nemmeno toccati…

Intanto una ventina di tecnici e professionisti informatici da mezza Italia analizzano i computer sequestrati – Un’equipe di circa 20 professionisti informatici, sta procedendo per decifrare codici, password ed estrarre prove, nuovi capi d’accusa e nuovi indizi che ricostruiscano i fili sottili tra medici, case farmeceutiche e denaro. Tanto.

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