Il Parma si riscopre bello e cinico: 2-0 al Piacenza,il sogno promozione continua

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Il Parma si ritrova nel momento più difficile, quello del dentro o fuori, della serata decisiva, della nota perfetta da suonare. In una sera dfficile, senza luci e senza capitano, splendono le stelle ducali: quando sembra averela meglio il caldo sulle forze, Nocciolini rompe l’incantesimo di mille reti fallite. Poi, col Piacenza, nervoso e cattivo, generoso e sfrontato, ridotto in dieci, sale in cattedra Mastro Yves. Prima sbaglia un gol fatto, servito li da un generoso Calaiò, poi segna un gol dei suoi, strepitoso. Come il sogno, che continua.

Vorremmo dire che il Parma non sbaglia mai le partite decisive, ma abbiamo paura a farlo. Diciamo che per ora, non le ha mai fallite.

LA PARTITA – Il Parma ha due risultati su tre: pareggio e vittoria per passare il turno, obiettivo chiaro e conclamato. D’Aversa, privo di Lucarelli, s’affida a Mazzocchi e Scaglia sulla fascia, in mezzo preferisce Corapi a Scozzarella, in avanti spazio al tridente titolare Nocciolini Baraye Calaiò.

Cambia anche Franzini, privo di Abbate, lancia in mischia dal primo minuto l’esperto Matteassi.

Proprio di Matteassi è la prima incursione ospite, al settimo, dopo un avvio di studio: la difesa ducale libera. Il primo squillo ducale è al decimo, ma sembrano fasi di conoscenza. La gara ha un piglio tutto diverso rispetto a quello dell’andata: il Piacenza è costretto a scoprirsi, il Parma cerca di sfruttare i contropiedi.

A cavallo del 20esimo ci prova Franchi dalla distanza: alto. Ancora Piace al 25esimo con Peregreff. Ma quando il Parma alza il ritmo la partita si incendia e i nervi saltano. Al 29esimo Silva rischia il giallo, che si prende pochi minuti dopo Sciacca per un entrataccia su Scavone.

La gara è equilibrata, dinamica, si illumina di alcune fiammate, al 43esimo Baraye illude: stoppa si gira e calcia, ma la mira non è precisa. Fa caldo, caldissimo e un’umida afa si impossessa del Tardni. Le gambe sono pesanti, pesantissime, ma il Parma sembra accusare meno mentre il Piacenza si affievolisce.

Mazzocchi regala una percussione, Baraye si prende un angolo: i ducali, dopo un avvio in cui hanno dato l’impressione di giocare per il pari, chiudono la prima frazione in avanti.

RIPRESA – La seconda frazione inizia a ventidue invariati, ma dopo quattro minuti Franzini perde Saber, in dubbio alla vigilia. Dentro, al suo posto, Nobile.  Il Parma spinge: al 52’Munari cerca il suggerimento per Calaiò, lungo.

Tre minuti dopo, Scavone da solo in area ha l’occasione del vantaggio, ma la rete arriva tre  minuti dopo: Calaio per Scaglia che lancia Nocciolini che brucia la difesa ospite e insacca di prepotenza, infrangendo un lunghissimo incantesimo pesante come un incubo e facendo esplodere la notte del Tardini. 

Il Piacenza pare accusare il colpo, il Parma ha sui piedi di Baraye il gol del raddoppio ma il suggerimento è troppo lungo per il senegalese che manca l’aggancio. Il Piacenza, scosso, si risveglia regalando qualche brivido alla nord.

Saltano schemi e nervi: Franzini butta nella mischia Tulissi che appena entrato si piglia il giallo per un fallo in attacco, al 79esimo Sciacca fa un’entrata omicida su Corapi. Secondo giallo, Piacenza in 10.

Pochi istanti dopo, Baraye si divora il raddoppio. Calaiò, liberissimo, in un eccesso di generosità, serve il compagno. Liberissimo il senegalese colpisce l’esterno della rete regalando l’illusione del raddoppio.

La maledizione del Parma di Baraye del Tardini di un incubo di un finale di stagione difficilissimo si infrange come lo specchio di Grimilde all’85esimo: Baraye riceve palla in ripartenza da Calaio’, che lo vede con la coda dell’occhio e va, si fa una prateria, vede Calaiò libera poi si gioca l’asso. E segna, sciogliendo come un gelato la tensione di uno stadio intero. 

Il resto è poesia di aspettare il triplice fischio e girandola dei cambi, spazio anche a Messina per Mazzocchi e Saporetti per Di Cesare. Per una sera, dopo mesi (derby escluso) sono solo applausi, mentre Edera delizia con un diagonale appena alto.

I minuti di recupero, tre, scorrono via. E resta solo spazio per la festa. Domani alle 15,30 il Parma conoscerà il suo prossimo avversario.

IL TABELLINO

Parma – Piacenza 2-0

Marcatori: 57′ Nocciolini, 85′ Baraye (Pr)

Parma: Frattali, Mazzocchi (86′ Messina), Iacoponi, Di Cesare (88′ Saporetti), Scaglia, Corapi, Scavone, Munari, Nocciolini (73′ Edera), Calaiò, Baraye. A disp: Zommers, Giorgino, Scozzarella, Mastaj, Garufo, Sinigaglia, Nunzella, Coly, Simonetti. All: D’Aversa

Piacenza: Miori, Sciacca, Silva, Pergreffi, Matteassi (69′ Tulissi), Taugourdeau, Cazzamalli (90′ La Vigna), Saber (49′ Nobile), Masullo, Romero, Franchi. A disp: Lanzano, Pozzobon, Colombini, Segre, Bertoli, Castellana, Debeliuj, Abbate, Nobile, Dossena. All: Franzini

Arbitro: Massimi

Ammoniti: Sciacca, Franchi, Tulissi (Pc), Nocciolini (Pr).

Espulso: Sciacca (Pc)

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