Effetto Parma: “Due nuove scuole per investire sul futuro: via Zarotto e quartiere Pablo/San Pancrazio”

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“Come cinque anni fa, al primo posto tra gli interventi per la Parma del domani mettiamo le scuole”.

Lo scrive il comitato elettorale di Effetto Parma con Federico Pizzarotti candidato sindaco.

“Lo abbiamo fatto nel corso dell’attuale mandato realizzando già tante delle proposte che oggi altri candidati vorrebbero spacciare per novità; realizzando la Racagni, modello in Italia per qualità energetica e sicurezza, completando la Scuola per l’Europa e rinnovando e mettendo in sicurezza tanti plessi troppo a lungo trascurati (Malpeli, Anna Frank, Ulisse Corazza, Zanguidi, Fiocco di Neve, Abracadabra, Scarabocchio). È dalle scuole che vogliamo ripartire anche per il prossimo mandato;

per questo con il programma di Effetto Parma ci impegniamo a realizzare due nuove scuole secondarie per due quartieri della città che necessitano di strutture adeguate. La prima sorgerà nell’area dismessa dell’ex Castelletto in via Zarotto, nel Cittadella, e verrà messa a disposizione come “scuola di rotazione” per accogliere gli alunni degli altri edifici scolastici in via di rinnovamento; per la seconda si valuterà la collocazione tra il quartiere Pablo e San Pancrazio, per rispondere alle prioritarie esigenze della città.

Al tempo stesso continuerà il piano di messa in sicurezza che, dopo aver già rimosso tutto l’amianto dagli edifici scolastici, proseguirà con interventi di prevenzione incendi e miglioramento antisismico.

Nonostante i tagli del Governo agli enti locali, in questi cinque anni i servizi educativi di Parma non sono mai venuti meno agli alti standard di qualità riconosciuti da più voci. Un risultato possibile attraverso la rimodulazione delle rette di asili e scuole d’infanzia che ha sempre garantito alle famiglie più in difficoltà l’accesso ai servizi e tariffe più eque che, confrontate con Reggio Emilia, Modena e Bologna, sono divenute le più basse per i nuclei in condizioni economiche più svantaggiate. Una scelta non facile che, siamo consapevoli, ha inciso sulle fasce medie e alte, ma che ha permesso di garantire a pieno il servizio. Per favorire in ogni modo le famiglie numerose, inoltre, abbiamo voluto mantenere le agevolazioni comunali già introdotte da quest’amministrazione, pur a fronte del nuovo calcolo ISEE, già favorevole per i nuclei con più figli.

Passando al tema dei Poli per l’infanzia, a Parma sono già una realtà, come previsto dalla delega alla Legge 107. In aggiunta a questi, vogliamo far nascere una vera e propria “Casa del bambino” dove far incontrare e mettere a sistema la varietà di esperienze fin qui sperimentate, dentro e fuori la città. Tra queste la sperimentazione “zero/sei” che ha visto convivere, nella stessa sezione bambini dai 18 mesi ai 5 anni d’età. Un progetto che ha già mostrato ottimi risultati e che vogliamo stabilizzare. Sarà questo uno dei primi obiettivi dell’Ufficio Progetti del Comune di Parma già esistente e che, integrato con un team di coordinatori pedagogici, lavorerà a iniziative volte a favorire la continuità educativa nelle diverse fasce d’età, unificando la fascia 0-14 anni.

Ma siamo anche convinti che la scuola debba svolgere un ruolo formativo a 360 gradi, capace di cogliere e rispondere alle esigenze del mondo dei ragazzi, in continuo mutamento. Per questo crediamo in “scommesse” come la lotta al cyber bullismo, l’educazione civica e all’uso degli strumenti di internet, oggi troppo spesso di facile e incontrollato accesso ai più piccoli.

Sono tutti punti messi nero su bianco nel programma di Effetto Parma e con i quali ci impegniamo a garantire alla nostra città servizi scolastici sempre migliori e strutture all’avanguardia, investendo sul futuro a partire da quelli che saranno i cittadini della Parma di domani”.

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