Paolo Scarpa – candidato sindaco della coalizione PD, Parma Protagonista e Parma Unita Centristi – risolleva la questione Tep e la sua sconfitta contro BusItalia nella gara d’appalto per il trasporto pubblico a Parma.
“Tep avrà tempo sino al 29 maggio per fare ricorso – spiega Scarpa oggi, 18 maggio, alla conferenza stampa dedicata alle sue proposte per la mobilità sostenibile – A mio parere tutto questo si poteva evitare seguendo un’altra strada: un affidamento diretto in house. Tep è una azienda storica di Parma e andrebbe salvata. Ora potrebbe invece diventare una scatola vuota con i dipendenti che dovranno essere riassunti e la criticità dei Tfr che sono in mano a Tep. Mentre il Comune e la Provincia si spartirebbero 18 milioni provento della vendita di tutto il parco mezzi. La sconfitta di Tep ha una responsabilità politica molto forte“.
Secondo il candidato, una soluzione, nel caso Tep vincesse il ricorso, sarebbe fondere questa con Infomobility che “ora si occupa prevalentemente di righe blu e varchi ma che all’origine era stata pensata per la mobilità elettrica. Fondendo le società credo che si potrebbe avere la possibilità di ampliare la flotta di car e bike sharing per rilanciare una vera mobilità sostenibile perché finora si è fatto ben poco. I mezzi elettrici devono essere di molto incentivati così come la pratica dello sharing. Oggi Infomobility ha uno scarsissimo parco mezzi elettrici. Io vorrei una città dove ci sia un sistema capillare di stalli nei parcheggi scambiatore e tessere abbonamento annuali per il servizio”.
Ma nella visione di una Parma green e sostenibile il candidato Scarpa ha un altro progetto che gli “sta a cuore”. “Usare il ferro delle linee ferroviarie dismesse (Pontremolese vecchia per esempio) per una metro di superficie che colleghi Parma a Fornovo. Ora la viabilità sulla via Spezia è impraticabile per il traffico eccessivo. Una metro permetterebbe di andare da Parma a Collecchio in soli 10 minuti”.
