Marco Ferrari: “Mi vergogno, figura barbina, zero alibi. Tifosi scusateci e stateci vicino”

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Dopo la terza sconfitta consecutiva del Parma Calcio, patita stasera allo stadio Ennio Tardini contro il Sudtirol, ci ha messo la faccia il vice presidente Marco Ferrari:

“Non amo molto le conferenze stampa, ma quando la società ci deve mettere la faccia, lo si deve fare, seppur stia succedendo troppo spesso. Chiedere scusa è stucchevole a volte, ma se ti chiami Parma e perdi così tante partite consecutive non sbagli mai a chiedere scusa al tuo pubblico, che, nonostante un brutto primo tempo, ci ha sostenuto al primo passaggio buono effettuato nel secondo tempo.

Dopo la migliore prestazione dell’anno contro il Padova, siamo crollati e ci si accorge che il calcio è complicato. Dal punto di vista delle analisi tecniche, tattiche e motivazionali, ne parlerà il mister. Come proprietà quanto possiamo fare è limitare le variabili e fare chiarezza. Abbiamo fatto scelte tecniche prendendo D’Aversa e Faggiano, le seguiremo sino alla fine.

Abbiamo un mister e un ds. Sono questi. Se qualcuno non è d’accordo, lo manifesti, così evitiamo che ci sia gente non convinta nel lavoro quotidiano e nella partite. E’ quanto abbiamo detto nello spogliatoio dopo la sconfitta di stasera.

Mi sento anche di chiedere ai tifosi di starci vicino. Tra due settimane avremo un derby importante, che dobbiamo vincere. Può essere provinciale, pensare solo a una partita come il derby, ma all’obiettivo play-off ci penseremo dopo. Non voglio pensare a un clima di scollamento tra tifosi e squadra proprio nel derby. Seppur non si stia meritando l’affetto dei propri tifosi, a loro chiedo di essere generosi.

Lo striscione dei tifosi sulla vicenda Parma-Ancona? Finora non si è dimostrato nulla. Questo e la reazione del capitano mi fanno credere al cento per cento alle parole espresse dalla squadra in conferenza stampa. Non sono complottista. Dico che forse è facile dire che se uno ha sbagliato, deve essere punito e se invece non ha sbagliato dirgli che si ha fiducia di lui. A volte bisogna fidarsi a prescindere. Come abbiamo fatto noi. Lo spogliatoio è compatto in questo senso.

Non dobbiamo cercare alibi, perchè il calcio ne fornisce già troppi. La squadra li deve azzerare. Lo stato mentale ha sicuramente risentito il post Parma-Ancona, ma non deve essere un alibi perchè la squadra non può giocare in questo modo. La squadra non manca mai di impegno, ma è il campo che deve dimostrarlo, seppur spesso non sia facile giocare in certe condizioni mentali. Chi fa questo di mestiere, però, deve saper gestire questo tipo di pressioni. Vogliamo solo ribadire la fiducia nello staff e nel ds, che vediamo lavorare tutti i giorni e che rappresentano le scelte che abbiamo fatto. Il calcio si gioca con le gambe e con la testa, la vicenda Ancona può aver inciso perché la squadra è sembrata in bambola, ma i professionisti devono superare questi momenti. Non voglio alibi. Non voglio uscire dai play-off facendo questo tipo di figure barbine. Sono un tifoso e da tifoso stasera mi vergognerei, ma non posso fare a meno di chiedere lo stesso un sostegno alla squadra per il suo bene”.

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