Basket serie D – Netta sconfitta per la Molino Grassi Parma MGK

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Molino Grassi Magik Parma 68 – Scuola Pallacanestro Vignola 76
(10-18;16-22;20-14;22-22)

Magik: Bazzoni 6, Donadei 2, Malinverni N , Malinverni L 7, Aimi 4, Seclì 19, Diemmi 6, Cavaglieri, Guidi 18, Berlinguer, Botti 6 . All. Lopez e Padovani.

Vignola: Ganugi 17, Badiali 6, Barbieri 15, De Martini 13, Caltabiano, Carretti 2, Paladini 8, Guidotti 12, Franchi 3, Pevarello 0. All. Smerieri e Zavatta.

La Molino Grassi cede il passo alla più quotata Pallacanestro Vignola che al PalaMagik conquista i due punti che la tengono ancora in lizza per un posto nei play off valevoli per la promozione in C silver , obiettivo minimo per una squadra costruita con ben altre ambizioni. La partita all’inizio non decolla e le due squadre giocano un brutto basket rimanendo inchiodate sul quattro pari per ben quattro minuti, fin quando Vignola aggiusta la mira dalla linea dei 6.75 e infila quattro bombe consecutive con Paladini a segno per due volte, Ganugi e Barbieri. Nel secondo periodo sono Seclì e Guidi a mettere in difficoltà gli ospiti che però rispondono ancora da tre punti con percentuali di altra categoria incrementando ancora il vantaggio nei minuti finali del parziale dove la Magik sbaglia troppo e soprattutto appare molle e poco vogliosa in difesa. Dopo l’intervallo lungo i ragazzi di Lopez e Padovani rientrano in campo determinati a ricucire i quattordici punti di svantaggio. La difesa si fa più aggressiva, Seclì segna sia in penetrazione che da tre punti mentre Guidi domina l’area pitturata e la Molino Grassi si porta a soli due punti dagli ospiti. Vignola non segna più con la stessa continuità della prima parte di gara da tre e si affida all’esperienza di Ganugi sotto le plance che gli permette di tornare a più otto. Nell’ultimo periodo è Bazzoni a caricarsi sulle spalle i suoi insieme al giovane Botti. Le due guardie parmigiane riportano i padroni di casa ancora a meno due , ma Vignola è brava a sfruttare i quindici liberi concessi dagli arbitri, contro i quattro per i padroni di casa, mettendone a segno ben undici divario che di fatto decide la gara.

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