Truffa del “falso Carabiniere”: arrestati tre rom. Avevano colpito anche a Baganzolino

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Truffatori seriali, dal Piemonte in trasferta lungo la via Emilia per derubare gli anziani. Tre uomini sono stati fermati dai Carabinieri di Pavullo nel Frignano dopo le indagini partite dei colleghi della stazione di Parma.

R.D. di 60 anni, R.S. di 37 anni e R.C. di 22, sono parenti e risiedono in un campo nomade del Piemonte; tutti e tre pluripregiudicati per reati contro il patrimonio.

I tre sono stati arrestati per furto ai danni di anziani dopo che i militari di Parma hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili della truffa di venerdì scorso, 21 aprile, ai danni di una coppia di anziani a Baganzolino. Il modus operandi è lo stesso riscontrato in altri episodi a Sorbolo, Fidenza, Brescello e Pavullo nel Frignano. Fingendosi Carabinieri, si avvicinavano a persone anziane per chiedere di poter controllare se erano in possesso di soldi sporchi di sangue. “Armati” poi di tesserino militare finto e con modi poco cortesi intimavano alle vittime di tirare anche i preziosi e oro per poi lasciare gli anziani derubati e umiliati.

Il fermo e il riconoscimento è stato possibile grazie all’individuazione dell’auto su cui i tre si muovevano lungo l’asse della via Emilia. Una Volvo Station Wagon scura con targa rubata da una macchina finita in rottamazione era stata ripresa dalle telecamere della videosorveglianza. I militari di Parma, Reggio e Modena hanno così dato il via alla caccia.

Il 22 aprile, l’auto è stata fermata a Pavullo dove, dopo aver sfondato due posti di blocco e dato il via a un folle inseguimento, ha finito la corsa fuori strada completamente distrutta. Nell’auto sono state trovate altre targhe falsificate. Ritrovato anche il finto tesserino che i delinquenti seriali adoperavano. Neanche troppo precisi e accurati avevano apportato una foto con il logo dei Carabinieri ma con il sigillo della Guardia di Finanza.

 

I Carabinieri di Parma rinnovano l’invito ai cittadini: “Non fidatevi degli sconosciuti; i militari in borghese non hanno nessuna remora a farsi identificare, per qualsiasi dubbio contattare il 112 chiedendo se l’ufficiale che vi si propone davanti è impiegato realmente nelle forze dell’ordine; non accettare mai di far vedere soldi o preziosi agli sconosciuti, anche se si presentano come appartenenti alle Forze dell’Ordine”.

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