Visite dell’Ausl “bucate”: scattano le prime sanzioni

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Sono quasi mille, 762, le persone che hanno prenotato una visita presso il servizio sanitario nazionale, ma poi non si sono presentate senza preventivamente avvisare. Dal 4 aprile 2016 al 3 aprile del 2017, 183.407 visite sono state “bucate”, l’anno prima 309.365.

Per loro, come annunciato da tempo, scatterà la sanzione.

Le cartelle esattoriali con la multa saranno recapitate  a casa di chi ha tenuto occupato un posto per una visita senza presentarsi ne comunicarlo, togliendo, di fatto, il diritto di usufruire di una prestazione sanitaria a qualche altro cittadino.

L’obbligo di avvisare è scattato dal 4 aprile 2017: da tale data scatteranno le sanzioni.

Se non è possibile presentarsi a una visita o un esame prenotato occorre disdire con almeno due giorni lavorativi di anticipo, in mancanza di tale documento l’Azienda USL provvederà ad inviare una raccomandata contenente il verbale di sanzione per la prestazione non usufruita, fino a un importo di 36.15 euro per ricetta, 46.15 euro nel caso di chirurgia ambulatoriale.

La sanzione viene comminata a tutti coloro che non disdicono per tempo, anche se esenti per reddito, età e patologia. Insieme alla sanzione nella raccomandata sono indicate le modalità per l’eventuale giustificazione.

È possibile anche giustificare la mancata disdetta ed evitare l’applicazione della sanzione prima di ricevere il verbales caricando l’apposito modulo. oppure chiedere l’annullamento della sanzione se si ha ricevuto il verbale (utilizzare l’apposito modulo allegato al verbale di sanzione ricevuto a casa) solo in questi casi.

Gli impedimenti, oggettivi e documentabili, validi come giustificativi per evitare l’applicazione della sanzione (ex Art. 23 Legge Regionale n.23 del 2016) sono: ricovero presso una struttura sanitaria o altri motivi di salute; nascita di un figlio/a; lutto famigliare; incidente stradale e altre cause di forza maggiore tali da impedire la disdetta in tempo utile, valutabili dall’Ausl sentito l’interessato.

Negli altri casi, non resta che pagare.

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