Omicidio Habassi, Del Vasto e Alberici davanti al giudice

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C’erano tutti davanti al gup Maria Cristina Sarli: Luca Del Vasto, ex gestore del Buddha Bar a Sala Baganza, i quattro romeni Cristinel Barbu, 39 anni, Valentin Cosma, 23, Ionel Vrabie, 31, e Ionel Togan, 30. Dopo un paio di ore dal carcere di Modena è arrivato anche il fumettista Alessio Alberici.

Sono accusati, in concorso, di aver massacrato con inaudita violenza, poi ammazzato, nel maggio 2016, il tunisino Mohamed Habassi. Rileggi le accuse: Omicidio Habassi: prima udienza a fine aprile. I sei mattatori accusati di omicidio volontario pluriaggravato

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Secondo la tesi difensiva di Del Vasto, assistito dall’avvocato Carmelo Panico, il barista avrebbe reagito dopo l’aggressione ad opera di un Pitbull che Habassi teneva in casa: dunque non vi sarebbe stata premeditazione a uccidere, ma un mix di alcool, cocaina e il morso di un cane.

I legali hanno presentato delle eccezioni preliminari, l’avvocato di Del Vasto ha chiesto di mettere agli atti le immagini delle ferite che Del Vasto presentava al momento della visita seguita all’arresto, mentre è stata chiesta anche le revisione della perizia psichiatrica.

Il giudice ha rigettato tutte le istanze e ha rinviato l’udienza al 24 aprile, giorno in cui le difese sceglieranno di che rito avvalersi.

Probabilmente, sarà abbrevviato per tutti, per beneficiare dello sconto di un terzo della pena: l’11 maggio scadranno i termini per la custodia cautelare, non si esclude la causa possa giungere a sentenza prima. 

Presente all’udienza anche la nonna materna del figlio di Mohamed Habassi e Giovanna Tranchida, morta in un incidente nel 2015, il piccolo Andrea Samir, 7 anni, Maria Chirco. Come tutrice legale del piccolo, si è costituita parte civile, mentre porta avanti la battaglia per riavere con se il bimbo, portato in Tunisia dai nonni paterni nel settembre 2015.

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