Elezioni- Filippo Greci appoggiato da 5 simboli ma unica lista: “Trasparenza, onestà, cambiamento”

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Trasparenza, onestà, cambiamento. Scende in campo Filippo Greci, e lo fa con quattro simboli a sostegno del suo “Siamo Parma”. Sarà quindi una coalizione con 32 consiglieri che rappresentano i 4 movimenti civici e partitici.

All’inizio si pensava a 5 liste ma poi difficoltà burocratiche nel reperire firme a così poca distanza dall’11 giugno ha fatto cambiare rotta.

Oltre al Movimento Nuovi Consumatori, con lui: Fare con Tosi!, Unione Civica Parmigiana e Direzione Italia.

Il candidato Filippo Greci ha espresso apertamente il suo desiderio che queste alleanze possano ripresentarsi anche in altre città italiane: “Potremmo vedere un giorno SìAmo Bresci, SìAmo Reggio e altre…”.

Il modello a cui si ispira l’avvocato ex presidente del MNC è quello di Verone del sindaco Flavio Tosi: “L’unico modello che può portare Parma alla bellezza di 20 anni fa. Oggi c’è gran degrado. Pizzarotti disse ai tempi che la sicurezza non era una sua priorità e invece oggi scopriamo che lo è e lo deve essere”.

Il programma si concentrerà sui temi della sicurezza, attraverso la proposta di un maggiore dispiegamento delle forze dell’Ordine in strada e più controlli: “Come assessore ho pensato a uno che sul tema è preparato”. Greci lascia intendere che si rivolgerà a un ex uomo della Polizia di Stato. Ma anche welfare e lotta alla povertà sono temi che stanno a cuore a Filippo Greci. Nella sua lista, che presenterà il prossimo 2 maggio alla presenza anche del sindaco di Verona, Flavio Tosi, ci saranno anche ex magistrati ed ex uomini delle forze dell’ordine.

Sulla raccolta differenziata sempre al modello Verona si ispira. Caterina Galli, rappresentante e capolista di Fare con Tosi ha infatti spiegato come per loro “nel centro storico servano cassonetti intelligenti. Quelli interrati che rispettano il decoro urbano e sono d’aiuto ai commercianti che non dovrebbero più essere costretti a tenere i rifiuti nei retro dei negozi o non sapere dove metterli”.

Per Unione Civica Parmigiana invece il punto fondamentale è ritrovare la “vera partecipazione cittadina. I CCV non sono mai stati ascoltati se non nell’ultimo mese quando, proprio sotto elezioni, l’amministrazione se ne esce con il bilancio partecipativo che stanzia 500 mila euro per i progetti dei quartieri voluti e votati dai cittadini”.

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