I giocatori dell’Ancona: “Illazioni offensive della nostra dignità'”

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“Ci teniamo a dire, innanzitutto, che questo non è un comunicato, ma un semplice sfogo”.

Sono i giocatori dell’Ancona a intervenire sulle voci di scommesse, facendo eco a quelli ducali.

“Sono mesi che ne leggiamo e sentiamo di tutti i colori, non ultime le notizie apparse stamattina su tutti gli organi di stampa: come squadra ci sentiamo di dire basta! Il nostro silenzio stampa, volto a rimanere compatti, unito al vuoto di potere della società sembra aver dato modo a chiunque di poter scrivere e dire tutto in un gioco al massacro che sembra non avere fine.

Abbiamo giocato al massimo e vinto con merito una partita dominata, quella di Parma, che rappresenta una risposta soprattutto a noi stessi e poi anche agli altri.

Vincere al Tardini, soprattutto, ci ha provocato delle emozioni che nessuno ci toglierà mai e ha permesso di lasciare aperta una speranza di salvezza che sembrava insperata. L’unica reazione di chi forse aspettava la sconfitta per poter mettere la parola fine al nostro campionato è stata quella di gettare ombre sul risultato del campo e fare illazioni per screditarci.

Chi scrive o chi riporta notizie dovrebbe avere un codice etico e sapere di avere delle responsabilità verso la propria professione e verso uomini che proprio come loro hanno famiglie, figli e persone care a casa. In questo giochino non si fa altro che creare un clima di sospetto e rabbia nei confronti di chi, nonostante le gravi mancanze quotidiane della società, sta cercando con tutte le proprie forze di venire fuori da una situazione complicata.

Siamo in mano a dei prestanome e a persone poco limpide, per usare un eufemismo, come peraltro segnalato agli organi federali preposti: abbiamo firmato nelle scorse settimane venticinque messe in mora per prendere le distanze da questa proprietà e tutelare anche il futuro dell’Ancona stessa.

Siamo gli unici che, pur in una situazione del genere, non siamo riusciti a creare un legame con la tifoseria che sarebbe indispensabile per raggiungere il nostro obiettivo. C’è parte della stampa pronta ed attenta a spararci merda addosso, saremo curiosi di chiedere a questi signori “giornalisti” che cosa proverebbero ad avere trenta persone sotto la propria redazione che “chiedono spiegazioni” dopo un articolo scritto o un gesto fatto in maniera opinabile… siamo certi di conoscere la risposta.

Parliamo degli stessi, e sono di Ancona, che hanno tenuto nascoste le nefandezze di questa proprietà: abbiano ora il coraggio di scrivere che questa squadra, insieme al proprio allenatore, non mollerà fino a che una sola possibilità di salvarsi la terrà in vita, sin dalla partita di sabato. Ne vale la nostra dignità di uomini prima e calciatori poi. Una retrocessione è una macchia anche per la nostra carriera e per il nostro futuro, oltre che per tutta la città”.

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