Venezia promosso. Parma: non parliamo di scommesse. Ancona: Dov’è chi prometteva “mai più casi Parma”?

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Il Venezia batte il Padova e va. Il primo verdetto della Lega Pro arriva dal girone del Parma, il B, e fa malissimo: Venezia a +11 sul Parma, considerando che è davanti negli scontri diretti, a + 12. Essendoci ancora 12 punti a disposizione, gli uomini di Inzaghi stanotte possono festeggiare la promozione in serie B.

Bravi loro, affamati, folli. Rabbiosi e vincenti. Fortunati, di uomini e arbitraggi. L’anno scorso ce li siamo schivati, con la D “ridisegnata” in fretta e furia per non mettere Parma e Venezia nello stesso girone. Quest’anno no, e sono stati più bravi.

Ai gialloblù restano le riflessioni su ciò che poteva essere e non è stato. I punti gettati al vento nei due scontri diretti, quelli lasciati tra Forlì Mantova e Fano (intese come avversarie non come luoghi), la stagione strana e storta.

Resta da pensare ai play off: se nel girone A l’Alessandria dopo un campionato in vetta rischia di cedere il passo alla Cremonese, nel C il Foggia è ad un passo dalla B. Sarà il Lecce, in teoria almeno, insieme alla “sconfitta” del girone nord-ovest, a litigarsi col Parma l’ultimo treno utile per la promozione.

Andranno curate le ferite della sconfitta interna contro l’Ancona in fretta, e poi avanti tutto. A proposito della gara di domenica. Risparmiamoci frasi da leoni della tastiera. Evitiamo di parlare di partita venduta. A chi? All’Ancona, che non ha una società?

Peggio ancora sostenere che i giocatori del Parma si siano scommessi contro: che senso avrebbe avuto? Dopo aver creato i play off con questa struttura atroce per tenere vivo il campionato fino alla fine, tiriamo fuori ancora biscotti accomodamenti e scommesse?

Il Parma domenica ha perso perchè non è sceso in campo. Dopo la gara perfetta di Padova ha evitato di giocare, privo dei suoi uomini migliori per scelta. molle, distratto, presuntuoso. Con un modulo e una mentalità indadeguate. Punto. Amen.

E, sempre a proposito di Ancona. Ma va bene anche la Maceratese di domenica scorsa: dove è finito chi prometteva “mai più casi Parma”? Lo disse Tavecchio, che oggi, fresco di rielezione, se ne fotte. Vero è che in Lega Pro non decide lui, ma il suo alterego fa uguale.

La Maceratese ha più penalità e debiti che giocatori. L’Ancona ha cambiato due società in 3 mesi: ora gioca da fallito e retrocesso venendo a Parma con un pulmino da scout. Fa il Parma: quello di due anni fa, che si pagava le trasferte ed elemosinava passaggi per i giovani all’avversario, ma in campo batteva la Juve.

E quelle parole riecheggiano come un pugno: “Mai più casi Parma”. La bugia che seppellirà il calcio italiano.

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