Un nuovo regolamento per il commercio in discussione: sì agli ampliamenti anche dei centri commerciali ma con alti oneri

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Un nuovo parametro per l’accettazione delle istanze di ampliamento e costruzione delle attività commerciali. Questo quello che si è discusso oggi, 24 marzo, durante la commissione congiunta Urbanistica, edilizia e Patrimonio, bilancio.

Il nuovo strumento è basato su una raccolta di punteggi che determinerebbe gli impatti sul territorio, positivi e negativi. L’obiettivo è avere un azzeramento di questi. In caso negativo l’azienda o il privato richiedente la costruzione di un nuovo polo commerciale e l’ampliamento di uno già esistente si verrebbe accettata la richiesta ma dovrà pagare un onere in base al punteggio ottenuto.

Lo scopo dell’amministrazione è quello di destinare quei fondi raccolti in investimenti per il piccolo commercio in centro storico, o commercio di vicinato. In questo modo, come spiega l’assessore Cristiano Casa, si cercherà di essere attrattivi per chi vorrà realizzare poli di media grandezza come Zara, H&M, Feltrinelli che attireranno lo shopping in centro aiutando anche gli atri piccoli commercianti: “Secondo questo nuovo regolamento un impresa come Zara avrebbe pagato 16 mila euro in più. In totale per il 2016 avremmo potuto avere 600 mila euro”.

Il piano è stato studiato dall’amministrazione insieme agli esperti del Politecnico di Milano che sono stati presenti alla conferenza Parma al centro.

Il piano discusso oggi valuta la sostenibilità in linea generale e si suddivide in settori quali l’impatto ambientale, socio economico e occupazionale, viabilistico e di mobilità. Un progetto che andrà a riqualificare un area già costruita sarà ritenuta, banalmente, a molto meno impatto negativo che una nuova costruzione.

Il consigliere di Forza Italia, Buzzi, ha fatto notare come questo piano sia molto simile, anche se più accurato, di quello sugli Extra Oneri, dei compensativi per alleggerire l’impatto negativo sul territorio. E che sia poi una scelta politica quella di destinare questi fondi al piccolo medio commercio invece che a scuole, settore culturale o altro. Osservazione confermata dall’Assessore Casa.

Altri dubbi sono stati sollevati sul rischio che questo regolamento possa dare via libera all’ampliarsi di video lottery, sale slot. Questo tipo di attività deve tuttavia sottostare alle normative per la sicurezza e l’ordine pubblico.

In discussione anche un’altra modifica di regolamento per un generale abbassamento delle tariffazioni per i plateatici, venditori ambulanti e in generale chi occupa suolo pubblico.

 

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