Dall’Olio: “No al PUMS di Pizzarotti, mossa elettorale più che strategica” – VIDEO – La replica di Effetto Parma

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Dall’Olio dice “no” al PUMS presentato martedì dal sindaco Federico Pizzarotti. I perchè, in una conferenza stampa tenutasi venerdì pomeriggio in Municipio.

“Dopo un lungo e laborioso percorso abbiamo presentato diverse osservazioni e controproposte ma sono state tutte rigettate” – spiega il capogruppo PD in consiglio comunale.

“E’ un bene regolamentare la mobilita’ ed e’ anche un obbligo di legge in piu’ ne avevamo bisogno perche’ vigeva ancora quella della giunta precedente che prevedeva la metro, ma nei fatti e’ stata un’occasione persa – prosegue –  L’annuncio e’ stato ‘abbiamo chiuso la tangenziale’ (che in realta’ era praticamente gia’ chiusa) con un progetto tra ex Salamini e San Prospero assolutamente inutile e che prevede consumo di suolo”.

Inoltre, obbietta Dall’Olio – “non vi è niente sulle reali priorita’ cioe’ ambiente e mobilita’ cittadina. Nessun incentivo per auto elettriche che in tutto il mondo stanno aumentando, concentrando l’attenzione sul bike sharing che a Parma riguarda solo turisti e pendolari.
Buono, invece, il progetto sulle piste ciclabili che dovranno poi, pero’ essere fatte e mantenute a posto”.

Sulle esigenze infrastrutturali e’ intervenuto anche il consigliere PD Franco Torreggiani che lamenta nel PUMS “un’attenzione extra cittadina verso Reggio Emilia e di ingresso in citta’ di merci e persone dalla cosiddetta Area Vasta”.

Ha concluso il consigliere PD Luca Pezzani con una considerazione politica di “assenza di progettualita’ contro l’inquinamento e la domanda se non si stia facendo solo campagna elettorale invece di proposte per una mobilita’ sostenibile”.

 

Pronta la replica di Effetto Parma, lista civica che fa capo al Sindaco Pizzarotti – “Provare a bloccare tutto per poi lamentarsi che la città è immobile. Ci risiamo: è la tecnica adottata dal Pd ancora una volta con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che hanno deciso di non votare.

L’ennesima presa di posizione disfattista. Del resto, se fosse per il Pd, Parma non avrebbe ridotto il debito, dato che non hanno mai votato i piani industriali delle partecipate che hanno portato al risanamento dei conti; non avrebbe un futuro all’insegna del consumo di suolo sotto zero e dello stop alla cementificazione, dato che non hanno sostenuto il Piano Strutturale Comunale; non vedrebbe completato l’anello di congiunzione delle tangenziali, una tra le tante misure previste dal PUMS per alleggerire il traffico e avere una città più vivile. Un percorso e un lavoro, su cui il Pd “non ha nulla da eccepire”, ma che poi, alla resa dei conti, non sostiene.

È la politica del no a prescindere, dell’immobilismo, dello scarica barile. Quella che si barrica dietro proclami e prese di posizione di partito senza alzare un dito per contribuire realisticamente al bene della nostra città.

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