“Parma è la nona città per numero di multe in valore assoluto e la terza per costo del verbale. Tristissime posizioni che risultano da una classifica pubblicata da Quattroruote del mese di marzo. Il ricavato per le casse del Comune è aumentato del 35% rispetto all’anno 2016. Io credo sia necessario porsi delle domande su questi dati, oppure credere e far credere che viviamo in una città in mano a cittadini indisciplinati e incivili”.
È il candidato sindaco Luigi Alfieri a commentare la notizia. “Il Comune di Parma, in questi anni, ha fatto cassa e ha influito, in maniera pesante, sulle tasche dei suoi cittadini. Tariffe aumentate per i servizi, contravvenzioni portate al massimo. Abbiamo un corpo dei Vigili Urbani, impegnato in prevalenza a comminare multe: senza alcun impegno, da parte dell’amministrazione, alla realizzazione di un piano di prevenzione dei comportamenti illeciti. Certo le contravvenzioni sono importanti, ma non possiamo rinforzare l’immagine di vigili urbani ridotti a “giustizieri” utili solo a punire i cittadini. I vigili urbani devono essere impegnati in attività di prevenzione, di rilevazione del disagio e della marginalità, di controllo del territorio.
E non fa bene leggere lettere di cittadini sconcertati da ciò che accade: sentiamo raccontare di vigili urbani impegnati a far sgomberare bambini e mamme da piazzale San Giovanni, dopo l’uscita dall’asilo. Si può dire oltre il danno la beffa”.
