Investire online: tra banche e broker

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In Italia oggi ci sono circa 6 milioni di utenti che hanno un conto bancario online che consente di accedere al mercato del trading online. Questo è il dato, reso noto dal Sole 24 Ore, che deve lasciar riflettere sulla potenziale portata del fenomeno.

Si sta diffondendo capillarmente l’idea di investire da soli, autonomamente, tramite soggetti virtuali e facendo tutto da soli. Trading online è un termine inglese che va a identificare proprio l’attitudine di negoziare titoli finanziari in modo digitale.
Il servizio è fornito da società finanziarie autorizzate dalla Consob (per l’Italia, ogni paese ha il proprio ente che autorizza gli intermediari) che vanno soltanto a fornire ai propri clienti un software ad utilizzare tramite pc per accedere ai mercati e visualizzare i titoli negoziabili.

Questi broker possono essere banche, come detto sopra, che all’interno di un conto online offrano ai propri clienti l’opportunità di investire nel trading online; oppure società appositamente nate per offrire questi servizi.

Ad andare per la maggiore sono i broker online, ormai moltissimi in rete, soprattutto per specifici strumenti del trading online; su tutti il Forex, il mercato dove vengono acquistate e vendute valute estere.

I broker altro non sono che piattaforme virtuali per accedere ai vari mercati; e le piattaforme di Forex in Italia sono realmente tante così da consentire all’utente una vasta scelta.

In un mercato così ampio ovviamente si trova un po’ di tutto: soggetti convenienti e meno convenienti, affidabili o sconsigliabili. Esiste il cosiddetto miglior Forex broker? Domanda alla quale è difficile rispondere. Un po’ dipende dal gusto individuale, quindi un parametro soggettivo; non tutti i trader sono uguali. Ciò che unisce nella scelta è la ricerca di specifiche garanzie.

Un Forex broker da consigliare è uno che offra garanzie perché il trader, investitore fai da te, deve poter essere sicuro nei suoi investimenti; non deve essere esposto a truffe soprattutto in termini di pagamenti e versamenti sul conto. In sostanza diventa fondamentale anche la tutela parlando strettamente di tecnologie informatiche.

Tutt’altro discorso è ovviamente quello di utilizzare un conto online presso una banca per fare trading. Il discorso sicurezza e garanzie è decisamente più ampio e le coperture sono maggiori. Certo è che il campo si restringe ed è maggiormente circoscritto perché le potenzialità dei broker appositamente nati per investire in rete sono più ampie. Spesso tra l’altro le banche offrono anche servizio di supporto nell’investimento, ovviamente dietro pagamento di una percentuale. Cosa che invece i broker non dovrebbero fare (alcuni richiedono il pagamento di una fee, e infatti non sono tra quelli consigliabili).

Con la banca o tramite specifiche piattaforme; quello che è certo è che il fenomeno del trading online sta crescendo rapidamente implicando un numero di utenti sempre maggiore.

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