Copador: lavoratori chiedono si salvare il lavoro. A rischio 600 famiglie

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Questa mattina presso la sede di Collecchio in strada dei Notari si è svolta un’assemblea sindacale molto partecipata da parte dei lavoratori Copador. Dopo l’illustrazione della situazione aziendale in riferimento al concordato in continuità chiesto dalla direzione, sono emerse tutte le preoccupazioni dei lavoratori.

“È chiaro a tutti che sono di fondamentale importanza la continuità produttiva e lo svolgimento della prossima campagna di trasformazione del pomodoro. – scrivono i sindacati FLAI CGIL e UIL– Molti hanno espresso preoccupazione in merito al pagamento degli stipendi e agli ammortizzatori sociali che per gli operai a tempo indeterminato, da gennaio 2017, si sono drasticamente ridotti.

Tutti hanno espresso determinazione nel difendere il posto di lavoro e i diritti maturati e hanno chiesto alle organizzazioni sindacali di lavorare nei confronti di tutti i soggetti coinvolti al fine di salvaguardare lavoro e produzioni che coinvolgono direttamente 600 famiglie più un considerevole indotto.

Il tempo per le semine è poco, ancora poche settimane, e fin da subito ci saranno incontri con i commissari giudiziali, mentre continuerà il pressing verso le istituzioni (dal Ministero dell’Agricoltura, a quello dello Sviluppo Economico, alla Regione Emilia Romagna) affinché si creino le condizioni per far sì che un accordo che coinvolga ceto bancario, produttori e fornitori renda possibile la campagna.

C’è il lavoro, c’è un’azienda industrialmente sana, occorre trovare rapidamente le soluzioni opportune”.

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