Tecnopali: ecco la rinascita firmata San Polo Lamiere

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Finisce, finalmente, l’orribile parabola discendente della Tecnopali di Pizzolese.

L’azienda, passata dall’essere leader in Italia al fallimento per una gestione scellerata che ha riempito le pagine di cronaca fino a metà del 2016, ricomincia a produrre.

Lo farà grazie a un piano industriale avanzato da San Polo Lamiere, leader dell’acciaio in Italia,  in collaborazione con alcuni ex dipendenti, una ventina, ora in forza alla Carpenter, competitor della stessa Tecnopali, poi Pali Italia: a loro rimarrà una parte delle quote dell’azienda, che da qui a un paio di mesi destinati alla riorganizzazione, ricomincerà a produrre.

Un progetto logistico e imprenditoriale che ha convinto legali, curatori e giudici fallimentari e permetterà a San Polo Lamiere, poco distante dallo stabilimento di Pizzolese, di mettere le proprie competenze a disposizione di pali, torri illuminanti e sistemi di trasmissione per riportare Tecnopali dove merita: a produrre eccellenze.

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Quelle per cui i suoi dipendenti si sono battuti per anni, davanti ai cancelli dell’azienda e a quelli del Tribunale, prima di rassegnarsi a un fallimento da cui ora l’azienda rinascerà.

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