“Buona scuola”, Giudice del lavoro: Illegittimo trasferimento a Parma di una Professoressa

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La legge della “Buona scuola” ha fatto discutere sin da subito. Ora, anche in sede di Tribunale, si vedono gli strascichi di quella politica che ha costretto molti professori che pur di avere la cattedra si sono trasferiti a centinaia di chilometri di distanza.

Questo uno dei casi che si è presentato al Tribunale di Parma davanti al giudice del lavoro, Giuseppe Coscioni, dopo che una professoressa di 57 anni proveniente da Matera ha fatto ricorso al trasferimento imposto in un istituto omnicomprensivo di Parma. Il giudice ha accolto la richiesta di ricorso in urgenza presentate dall’avvocato Francesca Chietera e ha deliberato come illegittimo il trasferimento imponendo al Ministero della Pubblica Istruzione il rientro nella provincia di appartenenza della professoressa nel rispetto delle graduatorie di merito. Il ministero non avrebbe infatti tenuto conto della posizione della ricorrente rispetto agli altri insegnanti che, pur avendo punteggio inferiore, sono rimasti a lavorare nella loro Regione. Il trasferimento a Parma “rischia di pregiudicare irreparabilmente i legami affettivi e familiari della ricorrente”.

L’avvocato ha rilasciato una dichiarazione all’Ansa in cui esprime soddisfazione per la sentenza del giudice:”Dimostra come il confuso sistema di algoritmo congegnato dalla legge sulla buona scuola confligge con i più elementari principi meritocratici, da rispettarsi in qualsivoglia procedura concorsuale a tutela non solo della professionalità dei docenti, calpestata da provvedimenti irrazionali, quanto dei principi di imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione, costituzionalmente riconosciuti”.

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