Faggiano: “Lavoriamo per trovare un equilibrio”. Munari: “Parma perchè mi piace vincere”

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Ricomincia il campionato, domenica, ma non si ferma il mercato. E Daniele Faggiano è scatenato: dopo la cessione di Micio Melandri (LEGGI) e l’arrivo di Matteo Scozzarella (LEGGI) ecco due nuove pedine per D’Aversa, Gianni Munari, al ritorno in gialloblù, e Simone Edera, giovanissimo, reduce da sei mesi difficili a Venezia.

Difficile anche la situazione infermeria: preoccupano le condizioni di Lucarelli  e Benassi, che stanno accusando alcuni problemi muscolari.

Ma lunedì è stata la giornata di Munari ed Edera, oltre che del punto fatto dal diesse Faggiano. Ecco le loro parole.

FAGGIANO: IL PUNTO SUL MERCATO, LE LODI AI NEO ARRIVATI – Edera già si stava allenando con noi. E’ da qualche giorno qui. Siamo finalmente riusciti a concludere l’operazione Munari, dopo la partita del Cagliari con il Genoa. Il suo momento di addio al Cagliari è stato molto bello. Gianni è qui perché lo abbiamo voluto e perché lui ha voluto Parma. Su di lui c’erano molte squadre di categoria superiore. Non sono abituato a guardare in casa altrui, ma sembra che qualcuno speculi su di noi e sulle nostre potenzialità economiche. Noi abbiamo una società che non deve fare il passo più lungo della gamba. Serve equilibrio e servono sacrifici. Sono contento di entrambi i ragazzi. Edera lo seguo da tempo. E’ davvero interessante. Purtroppo, a Venezia non ha giocato tanto. Non è facile giocare alla prima esperienza al di fuori delle giovanili. Non vedevo l’ora di presentarli entrambi. Ricordiamoci, però, di chi ha dato tanto finora. Ci teniamo al gruppo. Dobbiamo avere sedici over in lista e la coperta è corta. Defezioni in difesa con Lucarelli e Benassi momentaneamente fermi ?Abbiamo giocatori importanti in difesa, oltre a Giorgino che all’evenienza può fare il difensore. Purtroppo, gli infortuni arrivano tutti nello stesso reparto. Teniamo botta. Finora, in uscita, abbiamo ceduto solo Melandri. Vediamo se riusciremo a fare altro. Non è sempre semplice, i ragazzi vorrebbero tutti rimanere. Non è facile prendere alcune decisioni. Chiunque dell’organico attuale ha dato tanto a questo campionato per il Parma. Ora chiaramente cerchiamo di dare qualcosa in più a questa squadra”.

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SIMONE EDERA: “A PARMA PER CRESCERE, SOGNANDO ROBBEN” –  “A Venezia ho intrapreso un percorso di crescita. Era la mia prima esperienza lontano da casa. Sono riuscito a crearmi un mio spazio, ma non è andata bene come speravo. Ci sono state delle difficoltà. È un’esperienza che mi porterò, in ogni caso, sempre dentro, perchè mi ha fatto crescere tanto, sia come uomo che come calciatore. Ringrazio il Venezia per l’opportunità che mi ha dato.

Ora, però, sono a Parma per far vedere quanto so fare. Sono un esterno destro, ma posso giocare anche a sinistra. Dove vuole farmi giocare il mister, mi va bene. Preferisco giocare a destra, a piede invertito. Mi piace puntare l’uomo. Devo migliorare molto la fase difensiva. E’ un aspetto che mi è sempre mancato. Spero, qui a Parma, di migliorare e di colmare questa lacuna. Ho debuttato in Serie A lo scorso anno a Roma. Il Torino, dove sono cresciuto, ha sempre creduto in me. Ringrazio la società granata. Lo scorso anno mi ha fatto giocare in A in un momento in cui il Torino era già salvo.

A Venezia mi è mancata un po’ di ‘cazzimma’, come si dice. Cercherò qui di recuperare questa lacuna. Il mio modello, come campione, è Robben. E’ sempre stato il giocatore che mi è piaciuto di più nel mio ruolo. Il 4-3-3 è il mio modulo ideale”.

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GIANNI MUNARI: POTEVO ANDARE IN SERIE B, HO VOLUTO FORTEMENTE PARMA PERCHè MI PIACE VINCERE – Mi ha convinto questo progetto. La società mi ha voluto fortemente. Sappiamo dove può arrivare questo Parma. La categoria è questa, ma la realtà è ben diversa. Tre anni fa ero qui. Arrivammo in Europa League. Ho un bellissimo ricordo di questa città e di questa piazza. Poi, c’è stato il rovescio della medaglia, con il fallimento. Voglio dare qualcosa in più di quanto ho dato l’altra volta.

Conosco Lucarelli e, poi, Canini e Calaiò, contro cui ho giocato. Ho seguito il derby. Ero in ritiro con il Cagliari. Avevo già parlato con il direttore, c’era quasi l’accordo e volevo vedere la squadra e la situazione. Eravamo in quattro-cinque in camera che guardavamo la partita. C’era anche Dessena che tifava Parma. Ho seguito le ultime gare del Parma e un po’ anche l’inizio di stagione, perchè anche quest’estate avevo sentito Minotti. La mia priorità era Parma. Ho rifiutato qualche squadra, anche di Serie B. Per rimettermi in gioco e cercare di vincere, perchè la società vuole vincere fin da subito. Mi piace rimettermi in gioco.

Ho fatto un passaggio simile, in passato, quando ero a Firenze in Serie A. Andai in Serie B, a Genova, con la Sampdoria. Riuscimmo a vincere ai play off e a essere promossi in A. Sono situazioni stimolanti. E’ anche un modo di mettersi in gioco. Mi piace vincere. Sono qui, perchè mi piace vincere, Preferisco un campionato vinto in Serie B che una salvezza ottenuta n Serie A. Riportare il Parma in A è il sogno di tutti. Dobbiamo chiaramente realizzarlo perchè è troppo importante per noi e per la città. Sarebbe la ciliegina sulla torta riportare il Parma in A, perchè, fra due anni, non sarò più un ventenne. Sarebbe un modo aver fatto qualcosa di importante per una città che, seppur in un solo anno, mi ha dato tanto. Devo cercare di ritagliarmi il giusto spazio, in un gruppo che è compatto, coeso. E’ questo il segreto. Siamo tutti a disposizione del mister. Dobbiamo tutti insieme cercare di essere compatti, di essere squadra. Solo così si vincono i campionati”.

 

NOTIZIARIO – PIù GRAVE DEL PREVISTO L’INFORTUNIO DI CAP. LUCARELLI –  Giorno di riposo, oggi, per il Parma Calcio. Hanno fatto eccezione i calciatori indisponibili.

Yves Baraye e Manuel Nocciolini si sono allenati con modalità personalizzate.

Mohamed Coly e Desiderio Garufo hanno proseguito i rispettivi programmi di recupero.

Alessandro Lucarelli e Maikol Benassi sono stati sottoposti a risonanza magnetica nello Studio Radiologia Pasta.

L’esame strumentale ha riscontrato un problema muscolare per entrambi: per il capitano alla coscia sinistra, per il suo compagno del reparto difensivo al polpaccio sinistro.

Lucarelli e Benassi hanno immediatamente iniziato un percorso terapico.

 

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