Fu il maggiordomo, come più classici gialli letterari, a organizzare nel luglio del 2015 la violenta rapina nella villa del Re Mida di Madurera, Aldo Pietro Ferrari (leggi Rapina nella villa di Aldo Ferrari, preso anche il basista: era il custode).
Dopo 9 mesi di indagini era scattato l’arresto per Luigi Manici, 65enne originario di un paese nel reggiano, che da 30 anni lavorava per Ferrari come custode. L’uomo insieme a due complici, due ragazzi di origine moldava, avevano organizzato la rapina incaricando gli altri di aggredire, legare e derubare il noto faccendiere di Parma. Quel faccendiere che pochi mesi dopo finirà a sua volta in manette per le indagini della Guardia di Finanza su truffe finanziarie (leggi Finanziamenti-truffa ad aziende in difficoltà: arrestato Pietro Aldo Ferrari).
Oggi presso il Tribunale di Parma, davanti al giudice Artusi, il maggiordomo infedele è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione con rito abbreviato. L’imputato dovrà versare come risarcimento una provvisionale di 5 mila euro.
Con lui al processo anche i complici, Artur Clisevici e Cipirian Costantin Cruceru, che hanno patteggiato 3 anni e 2 mesi di reclusione più mille euro di multa.
