Furto in Via Volta: arrestati tre moldavi

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Erano stati condannati ai domiciliari lo scorso giugno ma, terminate le indagini, le loro posizioni si sono aggravate. Così per S.R., classe ’82, moldavo, e la compagna, J.M., dieci anni più giovane, si sono aperte le porte del carcere: Via Burla per lui, il femminile di Modena per lei, con ancora un anno tre mesi e 5 giorni da scontare. 

I FATTI – Nella sera di lunedì 27 giugno, gli Agenti delle volanti durante il servizio di controllo del territorio, in Via Volta, arroccata tra Via Spezia e la tangenziale, hanno proceduto a un controllo nei confronti di 3 persone di origini moldave, S.R. classe 82, G. M. classe 84 ed una donna J.M. classe 92, trovati a bordo di una vettura BMW 320. L’automezzo era parcheggiato a margine della strada nei pressi di un tratto di fitta vegetazione, dalla quale, al momento del controllo, veniva notato uscire furtivamente uno dei tre individui.

I tre soggetti, pregiudicati per reati contro il patrimonio, date le circostante del controllo ed il loro atteggiamento sospetto, venivano sottoposti a perquisizione personale estesa anche al veicolo, che ha permesso di rinvenire, dentro al portabagagli della Bmw, 2 motoseghe , una tanica di carburante, ed una torcia elettrica.

Nel corso del controllo la Sala Operativa comunicava agli operatori della Volante, che al 113 era appena giunta una chiamata proveniente da un cittadino residente nella medesima via Edison Volta, che segnalava il furto di due motoseghe, di una tanica di carburante e di un motore da imbarcazione che erano custoditi in una rimessa di pertinenza al suo appartamento.

Data l’evidente corrispondenza tra i fatti denunciati dal cittadino e l’attività in corso delle Volanti, gli agenti procedevano ad ulteriori ricerche che hanno, infatti, consentito di rinvenire anche il motore da imbarcazione, trovato occultato all’interno della vegetazione nei pressi dell’autovettura.

Espletati i dovuti accertamenti, i tre sono stati arrestati e processati per direttissima:  S.R. è stato condannato a tre anni di carcere, mentre gli altri due cittadini moldavi G.M. e la donna J.M. ad un anno e 6 mesi di reclusione, attualmente sottoposti alla misura degli arresti domiciliari.

La refurtiva è stata recuperata e riconsegnata al legittimo proprietario.

 

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