Tour di Renzi: le tappe a Parma, in ritardo. Alla Tep comizio del Sì al referendum. Proteste dei “No” e ironie sui social

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Il tour del premier Matteo Renzi dell’8 novembre ha toccato anche Parma. Dopo le tappe in mattinata ad Asti e Alessandria, in Piemonte, dove ha incontrato i sindaci sul ponte Meier inaugurato da poco (grottesco l’errore scappato all’entourage del Premier, con una foto postata con gaffe nel copia incolla “no foto con disabile”), in Emilia la prima tappa è stata a Piacenza dove ha incontrato istituzioni e categorie economiche nella sala dei Teatini.

Renzi era atteso per le 14:30 a Fidenza per l’inaugurazione del pronto soccorso dell’ospedale di Vaio ma lunga è stata l’attesa. Ironico il sindaco Filippo Frittelli che commenta così su Facebook l’incontro col premier: “Quando ha stretto la mia mano fredda ha capito che lo aspettavamo da un po’”.

Al taglio del nastro col presidente del Consiglio erano presenti il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il sindaco di Fidenza, Andrea Massari, il presidente della Provincia e sindaco di Salsomaggiore, Filippo Frittelli, insieme alla direzione dell’Azienda Usl di Parma, ai professionisti dell’ospedale e alle associazioni di volontariato.

“Grazie a tutti quelli che lavorano in questo luogo. Non è solo uno spazio fisico, ma un luogo di umanità. È fondamentale che realtà come Fidenza si sentano parte della comunità nazionale” ha dichiarato Renzi davanti al nuovo Pronto Soccorso, ampliato da 500 a 1200 metri quadrati oltre ad aver aumentato i servizi per i codici rossi e la pediatria.

Atteso per le 16, è arrivato alle 17:15 il premier alla sede del centro ricerche della Chiesi Farmaceutici. Qui è stato ricevuto dai fratelli Alberto e Paolo Chiesi che lo hanno scortato in una visita privata al centro. Con loro i parlamentari Pagliari e Romanini, la consigliera regionale del Pd Barbara Lori, il prefetto e il questore di Parma.

Nel frattempo è stato organizzato un presidio di protesta contro Renzi in barriera Bixio e in piazzale Corridori. La manifestazione è stata organizzata dal collettivo universitario e dagli studenti dei licei. Si sono poi aggiunti Infopoint Barricate e Artlab. Il corteo ha poi raggiunto la sala Righi alla Tep dove il primo ministro ha tenuto il comizio per il Sì al referendum. La sera prima la sede del PD di via della Costituente, nell’Oltretorrente, è stata imbrattata definendo il premier “il mostro di Firenze”.

Dopo Chiesi un breve saluto al nuovo Tecnopolo del Campus universitario da poco inaugurato.

Intorno alle 18:30 è iniziato il discorso di Matteo Renzi nella sala Righi presso la sede della Tep. Lì ha tenuto il suo comizio per Sì al referendum in cui ha esortato con un “Mortificato, spero non votiate no a causa del mio ritardo”. Il premier è stato accolto da una numerosa folla, molti sono stati costretti a rimanere fuori perché la sala era piena. Non sono mancate le polemiche tra gli esclusi che hanno sarcasticamente ringraziato il PD per l’organizzazione in una sala ritenuta “troppo piccola”.

L’incontro pubblico poteva tenersi presso il Teatro Regio ma il sindaco Pizzarotti ha rifiutato di cedere un simbolo della città ducale per un evento di parte, un incontro elettorale. Il sindaco ha giustificata la scelta riferendo di non aver ricevuto nessuna richiesta ufficiale ma solo qualche sms dallo staff del primo ministro. Diversa era stata l’accoglienza nel 2014, quando il premier era stato ricevuto direttamente nella sala del Consiglio Comunale dall’amministrazione ancora 5 stelle.

 

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