Parmacotto, udienza dei giudici fallimentari: pm ribadisce richiesta di revoca concordato

0

Fissata per oggi, 14 settembre, la data di udienza del Tribunale fallimentare che determinerà il futuro di Parmacotto.

L’udienza a porte chiuse si è tenuta alle 13, presente il pm Paola Dal Monte e i consulenti della Procura. Mancante invece l’amministratore delegato del colosso degli affettati, Alessandro Rosi. I magistrati si sono riservati la decisione sulla revoca del concordato.

I giudici fallimentari hanno dovuto decidere se omologare il concordato proposto dalla società, che trasformerebbe i principali creditori in nuovi soci, o dichiarare il fallimento. La seconda ipotesi darebbe credito alle accuse della procura secondo cui ci sarebbe stata una gestione corrotta dei bilanci degli anni passati, montati ad arte grazie a crediti di decine di milioni di euro.

L’azienda di salumi è in grave crisi da anni. Ammontano a circa 100 milioni di euro i debiti che Parmacotto ha contratto. La società, da tempo, ha abbandonato lo stabilimento principale di strada Felice da Mareto, continuando a produrre solo nella vecchia sede a San Vitale Baganza.

La procura aveva già sequestrato gran parte del patrimonio Parmacotto, 11 milioni di euro, dietro convalida del gip che si sta occupando del procedimento penale. Marco Rosi, l’ex patron di Parmacotto, è  indagato per truffa aggravata con l’ex direttore finanziario Marco Delsante per la vicenda della Simest. Indagine che ha bloccato, lo scorso 4 luglio, il via al concordato nonostante fosse già avvenuto il voto favorevole dei creditori. Gli inquirenti hanno ritenuto il concordato, così come era stipulato, non attuabile perché andrebbero sottratte all’offerta le consistenti liquidità bloccate.

Il pm Paola Dal Monte sembra decisa a mettere Parmacotto in amministrazione straordinaria al fine di tutelarne attività e creditori. Mentre l’azienda preme perché si proceda con il concordato che prevede una riduzione dei costi e del personale.

Il responso dei giudici, che probabilmente arriverà nei prossimi giorni, porterà comunque all’uscita della famiglia Rosi dalla gestione aziendale. Un procedimento per fallimento tuttavia potrebbe portare gravi ripercussioni sul piano penale per l’ex patron Marco Rosi. Inevitabili, in ogni caso, i tagli al personale dipendente.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here