Parma Gestione Entrate: e la Finanza bussò. Perquisizioni e avvisi di garanzia – Immagini – Le reazioni della politica

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Dalle prime ore di questa mattina il personale della questura e della Guardia di finanza è entrato nella sede di viale Fratti di Parma Gestione Entrate.

Il motivo della “visita”, anche nelle residenze del Presidente Enrico Tosi, dell’amministratore delegato Giannoni e  del direttore Pierluigi Allegri, l’ormai arcinoto “caso multe” e i numerosi ricorsi presentati dal Movimento Nuovi Consumatori (LEGGI).

Per i tre è scattato un avviso di garanzia per falso ideologico (per le notifiche non effettuate, LEGGI), usura (per i tassi d’interesse troppo elevati) e peculato. E’ indagato anche un quarto uomo,  Francesco Merli, dirigente di una delle società di recapito, ma per lui l’accusa è solo di falso ideologico.

Contemporaneamente, le perquisizioni stanno avvenendo anche nella sede delle società affidatarie del servizio di notifica (LEGGI), la Ica srl di La Spezia, e in Comune (che sarebbe parte offesa).

Non è la prima volta che i finanzieri entrano negli uffici di viale Fratti: già a dicembre c’erano state altre ispezioni. Intorno alle 11 è arrivato Tosi, presidente di PGE, scortato da una volante.

Alle 13,30, se ne è andato a piedi, senza rilasciare dichiarazioni, Pierluigi Allegri.

PGE – CHI è, COSA FA –  Parma Gestione Entrate è la società per la gestione delle entrate tributarie ed extratributarie a cui ha dato vita il Comune di Parma con il partner privato I.C.A. s.r.l. di La Spezia.

Operativa dal 2006, costituisce il punto di riferimento per il cittadino per tutto ciò che riguarda le seguenti entrate comunali per :

Imposta comunale sugli Immobili (I.C.I.)
Imposta Comunale sulla pubblicità (I.C.P.)
Diritto sulle Pubbliche Affissioni
Violazione al Codice della Strada
Entrate Patrimoniali (contributo di costruzione, rette per i servizi per l’infanzia e per il servizio ristorazione scolastica, canoni di locazione degli impianti sportivi comunali, proventi derivanti dal settore Servizi Sociali ecc.)

Parma Gestione Entrate garantisce una pluralità di canali di pagamento oltre ad un servizio di sportello capace di garantire tempestività, facilità e massima trasparenza nelle diverse operazioni (dal sito ufficiale www.parmagestioneentrate.it).

IL COMMENTO DEL COMUNE – L’amministrazione, al momento, per la replica si affida a una nota.  “L’Amministrazione Comunale segue con attenzione l’indagine in atto, che riguarda la partecipata Parma Gestione Entrate.

Lo fa ribadendo piena fiducia nel lavoro della Magistratura, e ricordando che il Comune è il primo interessato a fare piena luce sulle vicende che riguardano la società in questione, tanto che l’Amministrazione da tempo ha avviato verifiche e, nello specifico, ha incaricato una società specializzata, affinché controllasse in modo puntuale eventuali situazioni di criticità o di comportamenti scorretti nella gestione delle attività che PGE svolge per conto del Comune.

L’azione è stata intrapresa proprio allo scopo di tutelare il Comune stesso da possibili danni, non solo economici, e soprattutto i cittadini, in caso fossero stati danneggiati a loro volta da procedure errate, a cominciare dalle modalità di notifica delle contravvenzioni.Alla luce degli eventi in atto, il Comune valuterà gli opportuni eventuali provvedimenti da assumere nei confronti della Società, allo scopo di garantire la trasparenza e il buon funzionamento nella gestione delle entrate di competenza dell’Ente”.

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MNC: SINDACO SI DIMETTA – “Nel pieno rispetto dell’indagine intrapresa dalla Procura della Repubblica, scaturita a seguito di decine di esposti presentati dalla nostra associazione contro Parma Gestione Entrate, e nel rispetto del segreto istruttorio di una lunga e complessa indagine che e’ solo agli inizi e non riguarda solo le notifiche fasulle, ma anche le ingiunzioni fiscali di pagamento e tanti altri aspetti, siamo a comunicare quanto di seguito.

Per mesi il Comune di Parma , nella persona dell’ass.Ferretti , aveva difeso l’operato di PGE: questo nonostante centinaia di sentenze statuissero chiaramente che PGE non poteva operare come Ente riscossore in quanto non iscritto all’albo nazionale. Solamente a novembre 2015 PGE ha ottenuto l’iscrizione all’albo nazionale tenuto presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Anche nel caso denunciato delle notifiche fasulle , recentemente , il presidente di PGE Tosi aveva addirittura dichiarato che era tutto regolare. Il Comune di Parma nella persona dell’assessore Ferretti, unitamente ai vertici di PGE ed all’avv.Marco Zincani, preannunciava una denuncia per diffamazione a mezzo stampa e Calunnia nei confronti del presidente di MNC, Dott.Filippo Greci e degli avvocati di MNC, nel febbraio 2015 nel corso di una conferenza stampa pubblica: di quella Denuncia nulla e’ dato sapere in quanto i presunti denunciati mai hanno ricevuto alcuna comunicazione dagli organi preposti.

Il Comune di Parma continua a costituirsi in giudizio a fianco di PGE nei processi d’Appello presso il locale Tribunale, avverso le sentenze vittoriose che il Movimento Nuovi Consumatori ha riportato avanti l’intero collegio dei giudici di Pace di Parma: costituendosi il Comune di Parma dichiara nei propri scritti che PGE ha operato in modo regolare, quando fior di sentenze e l’indagine odierna sembrano dimostrare l’esatto contrario.

Il Comune di Parma ha quindi chiaramente una responsabilita’ di tipo oggettivo, in quanto non poteva non sapere cio’ che stava accadendo all’interno di una propria partecipata, quella piu’ importante della galassia di partecipate che il sindaco Pizzarotti aveva promesso di chiudere.

L’incarico conferito ad una societa’ di revisori per verificare la falsita’ delle notifiche, apparentemente senza una gara d’appalto e con i costi che ricadono sui cittadini, ha ora il sapore di una vera e propria beffa e non lenisce di certo la posizione del Comune stesso nella vicenda, giacche’ il medesimo avrebbe dovuto vigilare sin dall’inizio di tutta la vicenda. Per tale ragione chiediamo le dimissioni immediate dell’assessore Ferretti e del sindaco Pizzarotti

L’indagine e’ chiaramente solo all’inizio, ma Mnc , nel caso in cui si arrivi ad un processo, preannuncia di volersi costituire parte civile nei confronti di tutti coloro che saranno ritenuti responsabili dei reati ascritti; del pari i legali di MNC saranno a disposizione per qualunque cittadino che intenda agire in giudizio per il ristoro dei danni.

IL COMMENTO DI FABIO RAINIERI (LN) –  “Apprendo dell’ennesima visita di Guardia di Finanza e Polizia alla sede di Parma Gestione Entrate. Augurando alle forze dell’ordine buon lavoro, consapevole del grande impegno che viene sempre chiesto loro, mi auguro che questa volta venga fatta chiarezza”.

Fabio Rainieri, vice presidente leghista dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna, interviene sulla lunga mattinata trascorsa da Volanti e Finanza nella sede di Parma Gestione Entrate, ma anche in Municipio e nelle residenze dei dirigenti dell’ente riscossore, culminate con la consegna di quattro avvisi di garanzia al Presidente Enrico Tosi, dell’amministratore delegato Oscar Giannoni, al direttore Pierluigi Allegri e ad un quarto manager. Le accuse, falso ideologico, peculato, usura.

“Mi auguro – attacca l’esponente del Carroccio – che venga fatta chiarezza una volta per tutte sulla questione multe. Parma Gestione Entrate ha applicato tassi da usura? I nostri cittadini sono stati vessati in modo irregolare improprio e iniquo? Se le indagini dimostreranno la fondatezza delle accuse, chiedo pene esemplari per i responsabili”.

Poi, la stilettata all’amministrazione: “Pizzarotti e Ferretti davvero sapevano che Parma Gestione Entrate non poteva riscuotere ma lo faceva egualmente e con tassi troppi elevati? Perchè non hanno fatto nulla? Nella migliore delle ipotesi non hanno tutelato i loro cittadini, nella peggiore sono stati complici della truffa. Si dimettano, e se responsabili paghino”.

PELLACINI: SUBITO COMMISSIONE DI GARANZIA. PIZZAROTTI SI DIMETTA – “Tanto tuonò che piovve ma, in precedenza, nessuno ha voluto ascoltare le avvisaglie del temporale che stava arrivando. Mi riferisco al caso di Parma Gestione Entrate e alla notizia degli avvisi di garanzia per i dirigenti.
Sono personalmente intervenuto in Consiglio comunale, supportato dalle segnalazioni dei cittadini, per tutti i problemi che si sono evidenziati e non si sono mai voluti prendere in considerazione, non si sono mai volute cercare soluzioni alternative. Di fatto si è sempre negata l’evidenza..
Mi riferisco alle notifiche fatte in modo garibaldino, alle modalità e all’assoluta mancanza di un punto d’appoggio per i cittadini. Chi riceveva una multa era, come si dice, in “braghe di tela” con l’Amministrazione comunale sorda a dire di essere pronti a salvaguardare il cittadino mentre, di fatto, cercava solo un modo per fare cassetto.

Ora Pizzarotti ha su di sé tutto il peso politico di quelle scelte, la nomina del presidente di Pge è infatti una sua decisione. E’ inutile che provi a lavarsene le mani, la responsabilità è sua, come detto le segnalazioni non sono mancate.
Dovrà rispondere ai cittadini già domani in Consiglio comunale. Richiedo da subito la convocazione di una Commissione di Garanzia urgentissima da convocare entro 48 ore nella quale gli esponenti di Pge verranno a relazionare su quanto sta accadendo. Commissione peraltro già richiesta in passato.

Vedremo la reazione dei Consiglieri di Maggioranza, specie alcuni di questi, sempre pronti a offendere e accusare gli altri ma con scarso esercizio di democrazia. Avranno ora la possibilità di dimostrare di essere “duri e puri” come hanno sempre affermato già a partire dalla campagna elettorale. Per questo motivo sono pronto a chiedere le dimissioni al sindaco Federico Pizzarotti che viene meno proprio al suo mandato primario ovvero di salvaguardare i cittadini stessi e i loro interessi”.

GIORGIO PAGLIARI (PD) – “Quella di Parma Gestione Entrate, società di riscossione del Comune di Parma, è un’altra brutta pagina che la Giunta pentastellata e una politica inadeguata e inefficiente fa subire a questa città. Nessuno può esserne contento, ma nessuno può far finta di niente.  E, ironia della sortesi è aperta nel giorno della lite tra l’ex sindaco, costretto alle dimissioni nel 2011, e l’attuale, su chi dei due ha ‘miracolato’ Parma (ma di cosa parlano e che città vedono?), riproponendo scenari dell’epoca vignaliana ed evidenziando segni di mancata discontinuità, peraltro più volte denunciati da più parti”. Sul nuovo dato giudiziario, “di esclusiva competenza della magistratura” ricorda Pagliari, che si dice “impressionato dai reati ipotizzati: accanto al peculato e al falso ideologico, infatti, compare persino l’usura, mai richiamata neppure nell’era vignaliana. Su quali basi, il 28 gennaio scorso – chiede il senatore – l’amministrazione comunale ebbe a dichiarare che tutto era a posto a Param Gestione Entrate? Come è stato possibile? Questa situazione avrebbe dovuto accertarla, con tutte le conseguenze, l’amministrazione comunale e non il movimento Nuovi Consumatori, che, invece, è stato pubblicamente aggredito. Il sindaco ha il dovere di spiegare senza reticenze. E di assumersi tutte le responsabilità come socio di riferimento di Pge. La morale della favola è che Parma, purtroppo – conclude Pagliari – attende ancora il ‘cambio del libro’, di cui avevano creato le premesse le opposizioni consiliari tra il 2007 e il 2011, gruppo del Pd in testa. Ed è constatazione che riempie di tristezza e rilancia l’esigenza del Patto per Parma”.

FRANCO CATTABIANI (CIVILTA’ PARMIGIANA) –  “A seguito degli spiacevoli fatti odierni emersi sulla partecipata comunale Parma Gestione Entrate, ritiene che sia giunto il momento che l’Amministrazione Comunale debba prendere atto della propria debolezza organizzativa e la fragilità del suo governo societario.
Giunti a questo punto, sotto il profilo politico, l’unico rimedio è l’immediata revoca del cda di Pge e la sua messa in liquidazione, così da mettere una pietra tombale a questa vicenda che comunque finisca sotto il profilo penale è già finita sotto il profilo di credibilità della riscossione pubblica a Parma. Quale autorevolezza in nome Pge potrà portare nell’azione di riscossione? Come potranno i cittadini fidarsi? La riscossione è la base del funzionamento di un bilancio pubblico ed essa avviene perlopiu in modo spontaneo a fronte del rispetto che i cittadini hanno della cosa pubblica: oggi questo è definitivamente venuto meno. Mettendola in liquidazione suggeriamo di cambiarne anche il nome, che poi è la sintesi di questa ‘storia’: Parma Gestita Male.

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ROBERTO GHIRETTI – “Usura, peculato e falso ideologico. Ipotesi di reato che pesano come macigni sull’attuale dirigenza di Parma Gestione Entrate. In attesa di conoscere i fatti e le circostanze contestate una prima considerazione politica ritengo si possa fare. In questi mesi sono state molte le occasioni in cui si è chiesto conto di cosa stesse avvenendo all’interno della partecipata e, nonostante i molti dubbi espressi su una serie di partite, non ultima la nomina a Presidente di un esperto informatico, la risposta del Comune e dell’assessore al Bilancio Ferretti è sempre stata invariabilmente che andava tutto bene. Nel caso più recente, quello relativo alle notifiche delle multe, si è arrivati addirittura a rispondere ad una interrogazione articolata su sei domande con un semplice ‘stiamo verificando’. Temo che su questa vicenda forse un pochino di celerità nel verificare avrebbe giovato a tutti e avrebbe consentito oggi di non fare la figura di quelli che nella migliore delle ipotesi non si erano accorti di nulla. Qualunque altro giudizio dovrà forzatamente attendere lo sviluppo dell’inchiesta, per il momento mi aspetto però che domani, in occasione del Consiglio Comunale la Giunta riferisca in aula in modo esemplare, spiegando nel dettaglio cosa sia successo e quali misure intenda adottare nell’immediato. È un atto a questo punto dovuto nei confronti della città, in nome di quella trasparenza che purtroppo su questa come su altre partite è venuta a mancare completamente”.

MARIA TERESA GUARNIERI – “E’ giusto che su quanto sta emergendo su Parma Gestione Entrate il Comune si rimetta ai risultati ufficiali dell’indagine in corso, ma lo stesso garantismo messo in campo ora per i membri della società che parrebbero coinvolti, alcuni dei quali nominati da questa Amministrazione, è ben diverso dall’atteggiamento giustizialista e forcaiolo usato dal sindaco e dalla sua maggioranza nei confronti di altri! E se davvero trovassero conferma le gravi accuse della magistratura, che cosa avrebbe da dire il sindaco? Come potrebbe giustificare le sue scelte e soprattutto il fatto che nessuno in Comune si sia mai accorto di nulla, o abbia preteso soldi, a quanto sembra dovuti al Comune, a fronte di tagli ai servizi e di una tassazione alle stelle inflitti ai cittadini? Il fatto poi di avere dato un incarico a una società esterna per la verifica dell’operato di Parma Gestione Entrate, oltre a suonare come una beffa, in quanto si tratta di ulteriori costi per svolgere un controllo che il Comune avrebbe già dovuto garantire, appare anche, per i tempi di affidamento, per lo meno tardivo. Le accuse sono gravi e l’esigenza di chiarezza e trasparenza, oltre che di eventuali provvedimenti concreti, da parte del sindaco, a questo punto è massima”.

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