Parma, a Forlì è ancora zero a zero. E la promozione ora è solo questione di…matematica

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Niente Parma nei primi venti minuti: Apolloni, che rinuncia a Corapi, affida la regia a Miglietta e schiera in avanti l’ex Melandri con Musetti dietro, Ricci e Sereni in fascia a suggerire. Fuori anche Simonetti (febbre) e Baraye, squalificato non senza polemiche (leggi) e in tribuna coi tifosi ducali (leggi).

Ma i gialloblù ne risentono, e il Forlì, pur senza Turchetta, uomo più pericoloso, infortunatosi a dicembre, tiene il pallino del gioco e costringe il Parma ad essere spettatore della propria gara. Ma pian piano i gialloblù escono, e al 15esimo ecco la prima occasione con Musetti, cui Merelli dice di no.

Ancora Parma pochi minuti dopo: corner di Miglietta, Lucarelli di testa va a botta sicura ma in qualche modo ci arriva Merelli che devia contro la traversa. Il conteggio dei legni lo pareggia capitan Fantini al 30esimo: sugli esiti di un calcio piazzato, di testa, a Zommers battuto centra in pieno il palo più lontano.

Al 41esimo ancora Parma, con Melandri di destro anche questa volta a botta sicura, ma Fantini in spaccata, con un mezzo miracolo, spizza e facilita l’intervento di Merelli. I gialloblù chiudono in avanti, con Musetti che calcia lungo un suggerimento calibrato di Lucarelli, ma non riescono ad andarsene in vantaggio prima dell’intervallo.

Nella ripresa è più Parma, col Forli meno brillante, anche se la gara rimane bella e intensa, piacevole come il sole primaverile che l’accompagna. Al 25′ Musetti trova la rete, ma gli viene annullata: Melandri ruba palla e serve Ricci che trova l’attaccante perfettamente posizionato, ma De Santis di Lecce, ancora lui anche se non è lui, annulla per motivi non chiarissimi.

Allora è il momento del Forlì, tutto in un palo di Nocciolini, uno dei più pericolosi, e in una cavalcata di Tentoni su cui Giorgino, solissimo, in un miracolo difensivo, riesce a intervenire. Finisce 0-0, come all’andata. Il Parma resta saldamente primo, a 65 punti, il Forlì terzo, a 55.

In mezzo l’Altovicentino, a 58, ma per quanto fatto vedere tra andata e ritorno i romagnoli, nati per una Lega Pro lungamente sognata tra ricorsi e attese, si sono dimostrati i più belli e forse gli unici all’altezza di un Parma disegnato per volare. Ora, archiviato l’ultimo match clou dell’anno,  solo la matematica si frappone tra i ducali, che non hanno ancora perso una gara, e la Lega Pro.

 

IL TABELLINO

Forlì-Parma 1913 0-0

FORLI’: Merelli, Adobati, Fantini, Vesi, Lo Russo, Spinosa, Tentoni, Enchisi (dall’85’ Rrapaj), Nocciolini, Personè e D’Appolonia (dal 64′ Peluso). All: Gadda

PARMA: Zommers; Benassi, Cacioli, Lucarelli; Agrifogli (dall’83’ Adorni); Sereni (dal 56′ Mazzocchi), Miglietta, Giorgino, Ricci; Melandri (dal 70′ Longobardi); Musetti. All: Apolloni

Arbitro: De Santis di Lecce
Ammoniti: Lo Russo (F), Cacioli (P), Miglietta (P)

 

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